Dino Marino fa il bilancio del suo San Severo, che ha chiuso il 2012 al terzo posto in classifica dell’Eccellenza pugliese, dopo aver vinto i play-off in Promozione. E’ tornata la consapevolezza di quello che siamo – dice il patron giallogranata in un’intervista a teleradiosansevero – E’ un magnifico destino: vincere. Abbiamo giocato per quattro mesi ad alto livello ed è sembrato normale. Ci provino gli altri. Se vinci pesi e se pesi conti. Oggi abbiamo una società forte e una squadra forte. Quando l’ho presa era una società alla deriva: abbiamo vinto due campionati in tre anni, ora puntiamo a vincere un altro campionato. Io voglio vincere sempre. Ma se il 2012 é stato perfetto per il San Severo. Marino è convinto che il calcio va rifatto. La priorità è per il campo sportivo: Senza pubblico il calcio non ha senso, senza la tribuna lo spettacolo muore. Dobbiamo rifare e coprire la tribuna, dobbiamo rifare gli spogliatoi e rendere fruibile a 360 gradi il nostro campo sportivo non solo per il calcio, ma anche per le iniziative sociali che vogliamo mettere a segno. Il 2013 sarà l’anno del “Ricciardelli” che cambierà look. E poi c’é da riformare tutto, va riscritto il quadro normativo attraverso un testo unico dello sport: si cambi la legge sulle società dilettantistiche, schiacciate dalla crisi economica e dai controlli della agenzie delle entrate, si faciliti l’impiantistica e si tuteli veramente il calcio, anche con controlli più seri sulla salute dei calciatori. Questo lo deve fare un soggetto politico e c’è bisogno di un rinnovamento serio, nelle pratiche federali, nella figc, nel Coni e a livello di governo nazionale. La Figc a tutti i livelli non riesce a rinnovarsi. Il sistema non funziona, gli arbitri devono essere autonomi dalle lega: chi è bravo deve andare avanti, chi sbaglia deve andare a casa, invece, assistiamo al fatto che più i direttori di gara sono inconsistenti, più vanno avanti, come quello dell’ultima partita a Mola . Insomma, anche su questo versante ci metteremo in gioco, non miro a nessuna poltrona , ma se è in atto una modernizzazione del Paese questa deve avvenire anche negli enti che governano llo sport, il sud ha bisogno di impianti e di federazion, i che lo facciano uscire dalle secche di questi anni. Il San Severo ora si sta prendendo qualche giorno di meritato riposo e poi nel 2013 riprenderà per la seconda parte della stagione, in cui il campionato resta il grande obiettivo: ripartiamo da Corato, in questo girone di ritorno andremo in campo con l’obiettivo di vincere. Sempre all’attacco.
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