San Severo: Rufini <br/>15 punti per coronare un sogno

San Severo: Rufini
15 punti per coronare un sogno

Allenatrore San Severo Danilo Rufini

Danilo Rufini

“Il Molfetta potrebbe steccare a Mola e Corato, ma noi dobbiamo vincerle tutte”

Danilo Rufini affila le armi in vista dell’entusiasmante volata finale, nel tentativo di superare la squadra di Angelo Sisto. Responsabile della guida tecnica già lo scorso anno nella veste di allenatore-giocatore, dopo aver appeso le scarpe al chiodo, Rufini è stato confermato sulla panchina dalla società di Marino e i risultati gli stanno dando ragione “Lo scorso anno, inizialmente, oltre a giocare, allenavo anche la juniores – esordisce Rufini -. Dalla XIII giornata ho avuto l’incarico per la conduzione della prima squadra. Siamo arrivati secondi (vincendo i playoff, ndr) ed in finale di Coppa Italia, persa contro il Galatina. Mi sono calato in questa nuova veste cercando di fare il meglio possibile. Lo scorso anno mi sentivo ancora calciatore, nonostante avessi 40 anni. Il distacco non l’ho avvertito: continuo ancora a fare le partite in allenamento e quindi non ho abbandonato del tutto. Con la testa, però, sono ormai proiettato a fare l’allenatore”.

Russi, Florio e Cesareo sono i soli confermati della passata stagione. Come è nata l’attuale rosa del San Severo?

“Nel San Severo non c’è il direttore sportivo e, quindi, faccio anche il manager”.

Come Ferguson nel Manchester United?

“Sì, ma con le dovute proporzioni (sorride, ndr). Ho avuto la piena fiducia del presidente e della dirigenza. Hanno stanziato un budget inferiore rispetto alla passata stagione. Ho avuto carta bianca per la scelta dei giocatori. E’ una grossa responsabilità, ma ho preferito così. Avendo risorse ridotte ho puntato sui giovani. 8/11 dei calciatori che giocano con maggiore continuità provengono dalla Promozione: si tratta di persone che già conoscevo e con i quali si è potuto fare un discorso in prospettiva. Questo sarebbe dovuto essere un anno di transizione per poi tentare di salire in serie D nel giro di un paio d’anni, ma dopo 7-8 giornate stazionando costantemente tra il primo, secondo e terzo posto, il presidente ha deciso di fare un ulteriore sforzo.  Ingaggiando Galetti e Silvestri abbiamo inserito un po’ di esperienza in più. Col passare del tempo  siamo migliorati costantemente. Ed ora a cinque giornate dalla fine siamo in corsa per la promozione. Vediamo che succederà”.

Inizialmente lei e il collega del Molfetta, Sisto, avete dichiarato che l’obiettivo principale delle rispettive squadre sarebbe stata la salvezza. A cinque gare dalla fine il Molfetta è primo, il San Severo, secondo, a due punti di distacco.

“ Alla vigilia le rose di Cerignola, Terlizzi, Manfredonia, Mola e Gallipoli ci erano superiori. Come nomi e come budget, per quanto ci riguarda, eravamo da centro classifica. Nelle suddette squadre ci sono giocatori che hanno fatto serie D e Lega Pro e, inoltre, gente che gioca da una vita in Eccellenza. Anche il Copertino, che da anni fa campionati d’alta classifica annovera Alessandrì, Carteni, Cornacchia, Palmisano e Corallo che vengono da categorie superiori. Anche il Vieste ha giocatori validissimi. Personalmente vedevo come principale favorita, il Galatina. Giocatori come De Benedictis, Cimarelli, Patruno, Marino, Coppola sono elementi di qualità assoluta. Poi non so cosa sia accaduto: la squadra che ho incontrato l’anno scorso nella finale di coppa era di altissimo livello. Il Terlizzi, invece, è stata una delusione. Secondo me questo campionato è livellato, ma verso l’alto. Rispetto allo scorso torneo non ci sono Monopoli e Bisceglie che hanno fatto un campionato a parte Se si fossero trovate quest’anno credo che avrebbero fatto sicuramente un campionato da protagoniste, ma non si sarebbero affermate col divario della passata stagione”.

A cinque giornate dal termine siete a due punti dal Molfetta. Calendario alla mano, credete nel sorpasso?

“Credo nella mia squadra e in quello che può fare. Per vincere il campionato, intanto, bisogna fare assolutamente cinque vittorie. Totalizzando 15 punti, potremmo realizzare un sogno. Il Molfetta dovrebbe steccare una gara e ciò potrebbe avvenire, sulla carta, a Mola e/o a Corato, campo insidioso. Domenica giocherà contro i Q. U. Bari che è squadra fastidiosa. In casa riceverà anche il Gallipoli e il Manduria e i biancoverdi, con la rosa attuale, valgono i playoff. Anche noi, però, dobbiamo vincere sia a Gallipoli che a Manduria”.

Da esperto uomo di calcio, ha notato qualche giovane che potrebbe ambire al grande calcio?

“In Puglia ci sono giovani interessanti. La rappresentativa che farà il torneo delle regioni in Sardegna, reciterà un ruolo da protagonista e metterà in evidenza tanti giovani. Inizio citando i miei Kamano, Pizzolato e Russi, ma anche Mastrangelo e Mangiacotti, dei quali, qualora mantenessero l’attuale umiltà, sentiremo parlare. Poi c’è Simone del Manfredonia; Prinari e Bonatesta del Galatina; Ricucci del Vieste; Favia del Molfetta. Non vorrei aver dimenticato qualcuno, ma posso affermare che ci sono ragazzi di ottimo livello”.

Che partita sarà quella di domenica contro il Galatina?

“E’ una partita che vogliamo vincere, ma sappiamo anche che incontreremo una squadra di tutto rispetto. Il Galatina ha giocatori importanti e gioca bene. Quindi non sarà facile. Se vogliamo, però, coronare un sogno, dobbiamo continuare a vincere. Se saremo attenti e concentrati per tutta la gara possiamo fare risultato pieno”.

Vincenzo Congedo – colpoditaccoweb.it

 

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