Quando l’emozione prende il sopravvento ci si può lasciare andare ad un pianto disperato. E’ quanto accaduto ieri a fine gara in Fermana – Sudtirol, chiusa a reti inviolate, al “Recchioni” di Fermo. Match di Serie C (girone B) nel quale la direzione di gara è stata senza dubbio sufficiente e proprio il fischietto fiorentino Marco Ricci (in foto) è salito alla ribalta al suo triplice fischio finale. Al momento dei saluti finali in mezzo al campo, l’arbitro si è lasciato andare ad un pianto disperato. Un pianto del quale il fischietto si è anche “scusato” con i giocatori e dirigenti in campo. Il motivo? Ricci ha perso il papà solo tre giorni fa e lo schock era ancora molto forte. Ha trattenuto tutto questo durante i novanta minuti che ha saputo condurre in maniera esemplare, al triplice fischio però non ce l’ha fatta e la sua umanità è venuta totalmente fuori. Splendide anche le reazioni dei 22 in campo: tutti hanno speso una parola di conforto per lui, con un abbraccio, una pacca sulla spalla o un semplice gesto. L’umanità e i sentimenti sono stati protagonisti di un momento toccante che dalla tribuna ha saputo colpire per la sua semplicità. Un gesto riconciliante seppur nel grande dolore: da un lato la professionalità assoluta di un ragazzo che ha compiuto al meglio il suo mestiere in campo senza far trasparire nulla, dall’altro il dolore che esplode fortissimo e l’umanità dei calciatori che sono subito accorsi a consolarlo. Una pagina bella di calcio.