Nel girone B del campionato di Promozione va di scena domani ad Ugento la supersfida tra i locali allenati da Mimmo Oliva, autentica squadra rivelazione di questo torneo, e la Deghi Lecce che, come da pronostico iniziale, è una delle principali candidate al salto in Eccellenza e che attualmente occupa il secondo posto in classifica alle spalle proprio degli ugentini primi.
Una partita particolare per la piccola cittadina messapica che si trova inaspettatamente, ma meritatamente, prima in classifica e che per questo proverà a inseguire il sogno promozione. Di fronte avrà però una squadra costruita per vincere e che già domani proverà a fare bottino pieno per scavalcare in classifica proprio i rivali distanti due punti.
Tra gli artefici del miracolo Ugento, oltre al tecnico Mimmo Oliva, vi è Vittorio Botrugno che arrivato nello scorso mercato di riparazione ha contribuito prima alla salvezza dello scorso anno e ora è uno dei perni della squadra giallorossa. Botrugno, classe 1987, vanta una carriera di tutto rispetto avendo militato nelle piazze più prestigiose del panorama dilettantistico salentino come Taurisano, Gallipoli, Copertino, Maglie e Tricase, acquisendo grande esperienza in campionati difficili e di qualità come quelli di Eccellenza e Promozione.
Vittorio, siete inaspettatamente ma meritatamente primi in classifica. Te lo aspettavi?
Siamo partiti con l’ obiettivo di fare un buon campionato e non ci aspettavamo di essere primi in classifica. Certo a questo punto faremo di tutto per terminare il campionato davanti a tutti.
Che partita credi possa essere?
Credo che possa essere una partita equilibrata. Spero in una buona partita da parte nostra in modo da poter ripetere il risultato dell’ andata che ci vide vittoriosi.
Secondo te sarà determinante per il proseguimento del campionato?
Secondo me non sarà determinante perchè dopo questa gara ne mancheranno ancora 9-10 altre e quindi tutto sarà ancora in gioco.
Chi sarà l’ uomo decisivo?
Non so chi possa essere l’ uomo decisivo, ma spero che sia della nostra squadra! (ride)
Quanto conta la mano del mister in questo piccolo miracolo chiamato Ugento?
Il mister è al centro del nostro progetto. Io sono arrivato a dicembre dello scorso anno insieme ad Elia ed Esposito e quest’ anno lui ha voluto continuare con l’ ossatura della scorsa stagione per dare seguito al discorso iniziato nella passata stagione, integrato da nuovi arrivi che si sono ambientati benissimo. Siamo primi e orgogliosi di rappresentare una squadra come Ugento che storicamente a livello calcistico non ha mai ottenuto grossi risultati, quindi siamo molto contenti e consapevoli di quello che stiamo facendo e di cosa significherebbe arrivare primi.
Danilo Sandalo