Dopo un solo anno di Serie B il Lecce ritorna in Serie A riuscendo nel doppio salto di categoria riuscito in precedenza a Giampiero Ventura nel biennio 1995/96 e 1996/97.
Un pomeriggio indimenticabile quello vissuto allo stadio “Via del Mare” per i tifosi giallorossi dove gli uomini di Liverani superano per 2-1 lo Spezia, grazie alle reti di Petriccione e del solito La Mantia, e tornano in Serie A dopo un’ attesa durata sette lunghissimi anni. A nulla è valsa la rete di Capradossi per i liguri, siglata al 39′ minuto della ripresa, se non a tenere con il fiato sospeso i circa 30000 sostenitori che hanno gremito gli spalti dello stadio leccese. Interminabili i 6′ minuti di recupero concessi dall’ arbitro dove il pubblico di casa ha spinto i propri beniamini a mettere ancora una volta il cuore oltre l’ ostacolo.
Una partita che ha visto il Lecce partire a razzo, con la solita determinazione e consapevolezza di chi crede nei propri mezzi e sa che il sogno coltivato per un intero campionato poteva e doveva diventare realtà.
Una vittoria inaspettata, che parte da lontano e che ha il sapore del riscatto dopo gli anni d’ inferno vissuti in LegaPro a causa delle note vicende extracalcistiche che avevano coinvolto la squadra salentina condannandola oltre, e forse anche eccessivamente, i propri demeriti tecnici e sportivi. E’ la vittoria di tutti che ristabilisce dignità e orgoglio a una terra ferita che nonostante tutto ha saputo andare avanti lottando e guardando in faccia la realtà, camminando a testa alta senza mai tirarsi indietro ogni qualvolta sia stata chiamata in causa a sostegno della propria squadra.
E’ vero i tifosi veri probabilmente non rappresentano il numero reale degli occupanti gli spalti quest’ oggi però questa giornata potrebbe rappresentare uno spartiacque senza precedenti affinchè il sostegno in futuro possa registrare una passione sempre più alta in termini di presenze. Si vedrà. Ora bisogna fare festa e per questo traguardo impensabile lo scorso agosto e soprattutto bisogna ringraziare tutti gli artefici di questa promozione che sa di “magia“, in particolare tifosi, dirigenza, giocatori e tutti gli addetti ai lavori, ma vi è una persona che più di tutti merita i ringraziamenti per essere riuscito a guidare un gruppo che nel tempo lo ha fatto diventare un’ autentica orchestra sinfonica: il suo nome è Fabio Liverani. Grazie mister!
Danilo Sandalo