“Un punto ciascuno non fa male a nessuno” detta così potrebbe sembrare che il pareggio di oggi tra Polisportiva Virtus Matino e ASD Ostuni 1945 possa accontentare entrambe le compagini, ma in realtà per come è maturato il risultato può rendere felice solo la formazione ospite che è riuscita a riprendere al quarto minuto di recupero una partita praticamente persa.
Una gara disputata in atmosfera di festa, quasi surreale per i tempi che corrono e che vedono gli ultrà spesso sul banco degli imputati quando si tratta di dover trovare un colpevole per un qualsivoglia motivo. Oggi tra Matino ed Ostuni invece si è registrata una vera e propria festa dello sport con le tifoserie organizzate delle due squadre che prima del match hanno pranzato insieme dimostrando grandi valori sportivi, solidali ed ospitali. Cose che di questi tempi purtroppo per molti non fanno più notizia, ma che al contrario devono rappresentare degli esempi da perseguire al di là della propria fede sportiva. L’ augurio è che episodi come questo possano avere un’ eco molto forte, pronto ad espandersi e a contaminare sempre più le altre tifoserie affinchè possano crollare definitivamente i muri (soprattutto di pensiero) e possa aumentare sempre più il rispetto tra le parti, fermo restando di tener vivo il concetto di sana rivalità che, come si sa, nello sport è alla base delle competizioni. Per mezzo delle vittorie si possono mettere in moto sentimenti di armonia, gioia e felicità che in un contesto collettivo può contaminare e cambiare l’ umore di un’ intera comunità. Paradossalmente anche in virtù di mancati successi però si può innescare un sentimento di riconoscenza e graditudine nei confronti di chi ha lottato e sudato per un obiettivo e un ideale, mantenendo alte le aspettative e l’ orgoglio di chi durante tutta la gara ha tifato con ardore e passione.
Venendo alla cronaca della partita, il Matino di mister Branà parte forte, voglioso di riscatto dopo la sconfitta patita la scorsa settimana ad opera del De Cagna Scorrano. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto è Venza, ben servito da De Matteis, a portare in vantaggio i padroni di casa facendo esplodere il Comunale di Ugento che fino a quel momento stava intonando cori a ritmo di rock! Galvanizzato dal gol il Matino continua a macinare gioco, continuando a divertire i presenti, ma al 42′ minuto arriva la doccia fredda da parte di Longo, abile a sfruttare un’ amnesia difensiva matinese, siglando così l’ 1-1.
Nel secondo tempo l’ Ostuni è più attivo e disposto a giocarsela a viso aperto rispetto alla prima frazione. Vi sono continui capovolgimenti di fronte con Manisi e Doukoure protagonisti per il Matino e Salvi e Capristo per i brindisini. Quando il risultato ormai sembrava destinato a rimanere invariato è proprio Doukoure al 41′ minuto a siglare il 2-1 che manda in delirio la panchina bianco azzurra e i tifosi di casa. Ma non finisce qui perchè quando tutto ormai sembra deciso è Turco al 48′ minuto, in sospetta posizione di fuorigioco, a siglare il gol del 2-2 grazie all’ ennesima disattenzione della difesa matinese.
Un risultato sicuramente giusto per i valori espressi dalle due squadre nell’ arco dei 90 minuti, ma che senza ombra di dubbio lascia l’ amaro in bocca ai ragazzi di Branà. Niente drammi perchè il campionato ancora è lungo e il tempo per imparare dagli errori c’ è tutto.
Nell’ economia della singola partita bisogna vedere sempre il bicchiere mezzo pieno in prospettiva di crescita e sicuramente da questo match i giocatori bianco azzurri ne escono altamente forgiati.
In classifica il Matino rimane primo a 13 punti raggiunto quest’ oggi dall’ Atletico Racale, vittorioso a Sava, e dal Manduria, che ha avuto la meglio sull’ Uggiano.
Danilo Sandalo