Il Manfredonia cambia abito sfoggiandone uno di grande appeal per la categoria. In questo caso la vittoria passa in secondo piano, è l’atteggiamento che piace.
Cinque rischiera il 4-1-3-2 ridando fiducia a Pollidori e rispolvera Simone, anche a causa del forfait di De Vita. A sorpresa Carminati è in panchina (per lui guarigione lampo…), infine Corbo è preferito a Vairo. Filannino schiera invece il 3-4-3.
L’approccio è quello giusto: autoritario e paziente. Il Q.U.Bari merita rispetto, la gara è stata preparata anche in considerazione dell’avversario. Ma oggi i locali sono piuttosto deludenti, con un Casalino in meno (motivi disciplinari) oltre all’ormai ex Morra e gli squalificati Montrone e Palasciano.
Al 2′ per poco Trotta non approfitta di un’incertezza di Faccitondo spedendo a lato da ottima posizione ma con scarsa coordinazione al momento del tiro. Le due formazioni non si risparmiano sul ristretto rettangolo di gioco, faticano spesso nel controllo della sfera. E’ quindi gara avara di emozioni ma molto valida agonisticamente. Pessima la direzione di gara del Sig. Montaruli, un pesce fuor d’acqua oggi. All’appello mancano molti cartellini.
Pollidori, colpevolmente libero di agire, è comunque in ripresa rispetto a domenica scorsa. Sull’altro fronte padroneggia il solito Balzano non supportato dai compagni. Le due squadre si annullano vicendevolmente.
Al 30′ la svolta dell’incontro: Picco combina la frittata e regala il gol del vantaggio a Trotta. Il merito in realtà va ascritto all’ottimo Di Pinto che vede premiata la sua lunga ed apparentemente vana corsa volta a disturbare il rinvìo.
Termina qui il primo tempo. La ripresa inizia con un prevedibile forcing dei biancorossi e per qualche istante tornano alla mente gli spettri di Tricase, in effetti il Donia è troppo abbassato ma la confusione degli avversari è palese. Ecco quindi che alla prima ripartenza i sipontini sono micidiali al 56′ con il solito Di Pinto che deposita in rete un preciso assist di Moro.
Il Q.U.Bari potrebbe rientrare in partita ma prima D’Arienzo è strepitoso a stoppare Bozzi al momento della stoccata da pochi passi e poi la traversa salva Leo al 75′.
Cinque corre ai ripari con Rinaldi al posto di Simone e l’avanzamento di Papagno a centrocampo. Ottima mossa, la gara viene addormentata e gestita con molta tranquillità sino al triplice fischio di chiusura del match.
Donia molto attento e cinico: fase difensiva curata a dovere, ripartenze veloci e micidiali con Moro più esterno.
E’ la strada giusta, il Gallipoli è avvisato…
A fine gara Cinque ostenta una certa soddisfazione, delusione invece tra i baresi con Bozzi che ci confessa di aver ricevuto un trattamento di “riguardo” da D’Arienzo e Corbo.
Q.U.BARI (3-4-3): Picco, De Palma G. (86′ Capriati), Cantalice, Dentamaro, De Palma V., Faccitondo, Bruno, Balzano, Grandolfo (46′ Morleo), Menga (73′ Somma), Bozzi. A disposizione: Lunanuova, Patruno, Martino, Pupillo. All. Filannino
MANFREDONIA (4-1-3-2): Leo, Quitadamo, Papagno, Corbo, D’Arienzo, Moro, Simone (76′ Rinaldi), Romito, Di Pinto, (90′ Scarano), Pollidori, Trotta (59′ Carminati). A disposizione: De Tullio, Vairo, Portosi, Lupoli. All. Cinque
Arbitro: sig. Montaruli di Molfetta
Marcatori: 30′ Trotta, 56′ Di Pinto
Ammoniti: Dentamaro, Faccitondo, D’Arienzo e Moro
Espulsi: nessuno
Note: presenti circa 100 spettatori, di cui 20 sipontini. Corners: 7-4; Recuperi: 2’+3′
Stefano Favale
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