Nelle domeniche del 9 e 16 giugno il Manfredonia si giocherà il sogno che insegue da tre anni, quello di Eccellenza, dopo la rovinosa caduta dalle categorie professionistiche: il salto in serie D. Il terzo posto nella stagione regolare e la possibilità di disputare i play off con i vantaggi offerti alle squadre meglio piazzate in classifica, ha permesso agli uomini di mister Cinque di raggiungere la fase nazionale e di superare il difficile scoglio rappresentato dal coriaceo Rende, seconda nel girone calabrese con 69 punti.
Per passare alla agognata ex “quarta serie” adesso si deve superare l’ultimo avversario nell’ultima sfida della stagione. L’ultimo ostacolo si chiama Atletico Campofranco, che rappresenta una piccola cittadina siciliana molto appassionata e un gruppo di atleti che finora ha dato molte soddisfazioni ai suoi supporter. Il sorteggio ha voluto la prima gara al Miramare con lo svantaggio legato alla impossibilità di avere la spinta (molto sentita nella “fossa dei leoni”) del proprio pubblico nella gara decisiva, la seconda. C’è la piccola consolazione di poter disporre del centrale difensivo più esperto, D’Arienzo, in gara/2, disfida nella quale è più facile immaginare una maggior sofferenza in fase difensiva.
Gli ospiti, furbescamente, l’hanno messa sul piano del “Manfredonia blasonato” e di “Davide e Golia”; il presidente Sdanga e mister Cinque tengono troppo all’obiettivo finale per cadere in questa “trappola”. L’Atletico Campofranco è squadra giovane, veloce che scende in campo con l’entusiasmo di chi sta facendo un miracolo sportivo; per questo merita tutte le attenzioni che lo staff tecnico sipontino non ha risparmiato neanche alle formazioni “sulla carta” più deboli.
Antonio Baldassarre – manfredonianews.it
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