Intervista al dottor Genchi Vincenzo, medico sociale del Cellamare

Intervista al dottor Genchi Vincenzo, medico sociale del Cellamare

Dott Genchi Vincenzo

Nella quinta giornata del campionato di promozione pugliese girone A il Canosa di mister Giuseppe Scaringella sarà impegnato sul campo  di Capurso(BA) contro l’A.S.D. Cellamare 2005 allenato da Muzio Fumai. Entrambe le squadre sono appaiate in classifica a quota 7 punti con buoni margini di miglioramento sia sotto il piano  fisico che tecno-tattico. Da diversi anni sui social network non passano inosservate le cronache pre e post partita che puntualmente e impeccabilmente firma il dottor Vincenzo Genchi(67 anni), medico sociale dell’ASD Cellamare 2005, premio Fair Play 2012 della Lega Nazionale Dilettanti – Comitato Regionale Puglia per aver compiuto un gesto esemplare durante la partita ASD Ascoli Satriano – ASD Cellamare 2005, soccorrendo l’arbitro a seguito di un arresto cardiaco. Per l’occasione il dottor Genchi Vincenzo, apprezzato e stimato professionista per le sue doti umane e notevoli capacità lavorative, a disposizione anche dello sport e del calcio in particolar modo, ha rilasciato la seguente intervista.

Due domande ricorrenti: situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network…Legato sentimentalmente alla signora Francesca Gialò, di Cellammare, questo spiega il mio interessamento, quale medico sportivo della squadra del Cellamare 2005. Il web ha rivoluzionato la nostra società, la nostra vita ed anche il nostro aggiornamento professionale. Il futuro che è già prepotentemente presente nella nostra vita quotidiana.

Attuale occupazione… Medico-radiologo, libero professionista con studio in Bari e Gioia del Colle, e specializzazioni in radiologia, pediatria e medicina sportiva. Alle spalle 30 anni di carriera ospedaliera di cui 17, come primario radiologo.

Si riesce a conciliare famiglia, lavoro e squadra di calcio?La giornata tipo di un dottore con la passione del calcio … Sin da quando mi sono avvicinato in maniera ufficiale al calcio, all’età di 14 anni, la programmazione giornaliera è stata attenta ed egualmente distribuita tra lavoro, studio, affetti familiari e lo sport, non trascurando nessuna di essa. Questo spiega perché mi sono potuto laureare in medicina e chirurgia nei tempi dovuti, con il massimo dei voti (110/110) fino all’ultimo riconoscimento professionale, essere diventato Docente di Ecografia per la F.I.M.P. ( Federazione Italiana Medici Pediatri ).

L’approccio al calcio… La passione del calcio è nata e trasmessa da mio padre e mio zio, che mi portavano a vedere il mio Bari, allo stadio delle Vittorie, sul finire degli anni ’60, i tempi di Catalano, Erba, Mazzoni, Seghedoni, De Robertis.

Prima squadra, primo allenatore, prima trasferta…A 16 anni la mia prima squadra è stata la S. Giorgio Jonico (TA), allenatore Valentini e ricordo con emozione la mia prima gara in trasferta a Palagiano con il mio capitano che prima della gara “mi raccomandò” al terzino che doveva marcarmi, il Sig. Festa, pregandolo di essere gentile con me. E così fu.

L’emozione più grande provata… Il primo goal al Manduria, alla 2a giornata, mi sembrò crollare il mondo addosso, non riuscivo a crederci! Quell’anno fui capocannoniere del girone con 17 goal. Mi ripetetti l’anno successivo con 21 goal e due convocazioni in rappresentativa pugliese e goals alla Lombardia, 3 ad 1 per noi.

E’ importante avere in squadra giocatori di talento? Si possono ottenere ottimi risultati anche con queste individualità, o contano altri fattori? La presenza di giocatori di qualità e d’esperienza è utilissima sia come modello tecnico di riferimento in campo, sia come esperienza di vita “professionale”. Il nostro “uomo Terrevoli”,  44 anni, con trascorsi di serie B, ne è un esempio e lo vedrete domenica. 

Tra i giocatori conosciuti, chi l’ha colpita di più? Andrea Esposito  del Policoro in serie D, passato al Napoli in serie A negli anni ’70 e Domenico De Pierro del Molfetta in serie D, proveniente dal Catania serie A,  che mi è stato prodigo di tanti suggerimenti tecnici e tattici.

Le squadre più forti di questo campionato? Abbiamo già incontrato lo Sporting Altamura ed il Corato. In quest’ultima gara, persa, avevamo fuori 3 dei nostri maggiori titolari. Non mi sono sembrate assolutamente squadre irresistibili. Nessuna mi ha impressionato. Aspettiamo di vedere Modugno e Bitonto, ma l’impressione è che sia un torneo molto equilibrato, a differenza degli anni passati, in cui il Mola ed il Sud-Est avevano fatto il vuoto dietro di loro. 

Quali sono le  ambizioni del Cellamare 2005? La nostra squadra mira a ripetere il campionato passato (4° posto), onde accedere ai play-off.  Quest’anno è ancora più forte, anche se abbiamo perso, per ragioni di lavoro all’estero, l’ottimo Conese.

Un consiglio ai ragazzi che giocano nei campionati giovanili…I ragazzi devono fare sport, non importa se solo a livello ludico. Lo “sport” è salute! Da molti anni, la Società Italiana di Pediatria si batte contro l’obesità infantile e per un corretto stile di vita ed alimentare. Voi, a Canosa, avete un eccellente pediatra, nutrizionista, medico sportivo, il dottor Meleleo, grande esperto nel settore e mio caro amico.

Consiglia le presenze di un dottore nutrizionista e di uno psicologo negli spogliatoi? Auspico la presenza di un medico sportivo, non solo in campo, per le emergenze-urgenze, ma anche durante tutta la settimana, che deve seguire gli atleti, in tutte le fasi delle loro attività, non solo durante la gara, ma in preparazione alla stessa  e nel recupero dagli infortuni. Medico sportivo che deve essere un buon psicologo, onde dare la carica emotiva giusta a rendere ottimale la “performance” dell’atleta. Settimanalmente scrivo un commento pre e post partita, che serve anche a dare carica psicologica in più.

La vicenda di Molfetta dell’atleta che si presenta al controllo antidoping con un pene di plastica… Il medico sportivo che tra le sue funzioni, deve prevenire e combattere il fenomeno del “doping”, facendo capire che la “resa” agonistica maggiore si può avere con un corretto stile di vita, con una  corretta alimentazione durante la settimana, nel pre-gara e post-gara, assumendo solo alimenti naturali, a scopo di recupero energetico.

Ha visto il film “L’Allenatore nel pallone” di Lino Banfi? Ho visto e rivisto il film di Lino Banfi “L’allenatore nel pallone”.

I suoi cantanti  preferiti…Il mio cantante preferito è Antonello  Venditti, poi ascolto Lucio Dalla e tutto il “sound” anni ’60 e ’70.

L’ultimo libro letto… Non leggo libri della letteratura ma “divoro” libri e riviste scientifiche, aggiornandomi prevalentemente dal web.

Di recente ha visitato Canosa di Puglia “Città d’Arte e di Cultura”, cosa l’ha maggiormente colpita? Canosa è meravigliosa! Ha più storia di Roma, un museo “a cielo aperto”. Mi hanno colpito le lapidi romane “lasciate” nella villa comunale, a testimoniare la “ricchezza” del patrimonio artistico di questo paese che ha origine pre-romane.

Il suo motto…“Labor omnia vicit” di Virgilio è il mio motto, ispiratore di vita in tutte le mie attività sportive e non.

Grazie per la disponibilità e per aver dedicato del tempo prezioso alle nostre domande. Intervista a cura di Bartolo Carbone 

 

 

laquis

Lascia un commento