Virtus Bitritto: Intervista al direttore sportivo Marco Milano

Virtus Bitritto: Intervista al direttore sportivo Marco Milano

Marco Milano

L’avvocato barese al servizio del calcio.

La dodicesima giornata del campionato di Promozione pugliese girone A, in calendario domenica 1 dicembre alle ore 16,00,  vedrà l’ASD Canosa giocare in casa della Virtus Bitritto, reduce dalla sconfitta  di Corato. Le due squadre posizionate a centro classifica giocano del buon calcio e sono a caccia di  punti indispensabili per raggiungere quanto prima la salvezza. Per l’occasione è stato contattato  Marco Milano, direttore sportivo della Virtus Bitritto, per fare il punto della situazione. Marco Milano(27 anni) è laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti, ha conseguito anche  un master e  due attestati in ambito “calcistico”, in particolare, un corso di diritto sportivo e un corso di management delle società sportive rilasciato al CONI. Da quattro anni opera  nel mondo del calcio, dopo aver iniziato  come dirigente accompagnatore della Libertas Bitonto nel campionato di Promozione, l’anno successivo  dirigente accompagnatore del Corato in Eccellenza ed anche responsabile della squadra juniores. Dall’anno scorso è il direttore sportivo della Virtus Bitritto in Promozione con molti attestati di stima dagli addetti ai lavori. Alla vigilia della gara Marco Milano ha rilasciato la seguente intervista.

Due richieste ricorrenti: situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network: Attualmente sono single. Utilizzo quotidianamente i  social network, appena ho un momento libero non perdo l’occasione di collegarmi su Facebook ad esempio per  contattare gli amici.

L’approccio al calcio. Terminati i miei studi universitari con la laurea in Giurisprudenza, spinto dalla grande passione per il calcio ho seguito un corso di diritto sportivo e di diritto calcistico. Dopodichè ho avuto la mia prima esperienza da dirigente di società di calcio a Bitonto, nel campionato di Promozione.

L’emozione più grande provata. Sicuramente in due circostanze. La prima a Bitritto lo scorso 17 febbraio , giorno del mio compleanno. Giocavamo contro il forte Cellamare, stavamo perdendo 0-1 in casa e al 90esimo minuto, con un gol da fuori area, riusciamo a vincere 2-1. Vincere una partita così sofferta nel giorno del proprio compleanno e festeggiare con tutta la squadra è un’emozione che consiglio a tutti. La seconda è capitata proprio domenica scorsa. Tornavo a Corato per la prima volta da avversario, dopo aver passato lì una splendida stagione in Eccellenza due anni fa. A fine partita gli ultras coratini mi hanno intonato un coro e mi hanno abbracciato e salutato calorosamente. Segno dell’affetto che provano ancora per me e che ho fatto qualcosa di buono lì. Questo è il calcio che piace a me.

E’ importante avere in squadra giocatori di talento? Si possono ottenere ottimi risultati anche con queste individualità, o contano altri fattori? In queste categorie dilettantistiche, a mio parere il segreto è il gruppo e l’armonia che deve esserci all’interno dello spogliatoio. Sicuramente servono anche i giocatori di talento, che possono facilitare l’arrivo di ottimi risultati.

Il primo contratto firmato. La mia prima squadra è stata la Libertas Bitonto in Promozione.

Quali sono le squadre più forti di questo campionato? Sicuramente Sporting Altamura e Bitonto, tutte le altre hanno qualcosa in meno di queste corazzate per la categoria.

E’ alle dipendenze della Virtus Bitritto con quali ambizioni? La Virtus Bitritto deve disputare un campionato tranquillo, cercando di centrare la salvezza nel più breve tempo possibile, senza soffrire e valorizzando i tanti giovani presenti in rosa.

Virtus Bitritto – Canosa, un pronostico. Non me ne vogliano i tifosi canosini, devo per forza pronosticare la vittoria interna della mia Virtus Bitritto!

Un invito particolare a seguire le partite dei campionati dilettantistici invece di stare davanti alla TV… In considerazione dei tanti scandali che ormai da anni sconvolgono il nostro calcio “maggiore”, dalla Serie A alla Serie C, invito i tifosi di tutte le città e di tutti i paesi a seguire maggiormente le partite dei campionati dilettantistici, che rappresentano il calcio più vero, più genuino in circolazione.

L’importanza dei portali che seguono il calcio dilettantistico e gli sport minori. Sono fondamentali! Non è giusto che si debba parlare solo della Serie A, anche il calcio “minore” e gli altri sport meritano attenzione da parte di tutti.

Non si può morire su un campo di calcio, inseguendo un pallone. Si stanno moltiplicando ahimè simili episodi, lo sport è fatto per divertirsi e stare bene con sé stessi, non deve diventare fonte di dolore.

Un consiglio ai ragazzi che giocano nei campionati giovanili. Pensate a migliorarvi individualmente e non a vincere. Rispettate sempre gli avversari e non fatevi condizionare da genitori troppo oppressivi!

Le associazioni sportive locali devono puntare maggiormente sui giovani? Assolutamente si, soprattutto in un periodo come questo in cui è difficilissimo reperire risorse economiche. In tutti gli sport e le categorie, è necessario puntare maggiormente sui giovani del territorio.

Ha visto il film “L’Allenatore nel pallone” di Lino Banfi? Certo, Lino Banfi è un ambasciatore della nostra terra.

L’attrice più cliccata dai calciatori. Forse Belen, ricordandosi del suo vecchio fidanzamento con un calciatore.

E’soddisfatto di ciò che sta realizzando? Progetti per il futuro. Per il momento sono soddisfatto di essere un avvocato e un direttore sportivo di squadre di calcio. In futuro è mia intenzione tentare il concorso di Magistratura.

Ma che ci fa un avvocato al seguito di una squadra di calcio? Forse sono l’unico avvocato-direttore sportivo in Italia?

Il suo motto. La mente la puoi ingannare, ma il cuore no.

Grazie per la collaborazione e in bocca al lupo per la carriera professionale e per il prosieguo della stagione calcistica!

Intervista a cura di Bartolo Carbone 

laquis

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