E’ stata una zampata di Davide Arigò a dare la vittoria al Manfredonia contro il Gladiator in una gara che sembrava la riproposizione delle precedenti sfide contro le squadre campane in cui i Sipontini non hanno sempre brillato.
La due sqaudra non si sino presentate al meglio al Miramare: la rivoluzione societarie dei casertani ha allontanato dalla rosa dodici calciatori senza che ci sia stato il tempo necessario per rimpiazzarli; sul fronte sipontino, in attesa che la società faccia un po’ di chiarezza, si devono registrare le assenze “ingiustificate” di Pollidori e D’Arienzo, l’improvvisa partenza di Lacarra per Torre del Greco e di Palazzo per Bisceglie che, abbinate alle squalifiche di Romito e D’Ambrosio e agli infortuni di Portosi e La Porta, hanno lasciato a mister Cinque un undici scontato farcito di giovani e senza una prima punta di ruolo. In panchina si sono rivisti Matteo Quitadamo, rientrato dall’esperienza in Abruzzo, e Matteo Stoppiello, attaccante classe “92.
La prima azione pericolosa è capitata, al2′ pt, a De Falco che non ha sfruttato un preciso cross da sinistra di Mele: il colpo di testa dell’attaccante campano è finito debolmente tra le braccia di Leo. Al 10′ pt una punizione di Gentile viene corretta verso la rete da Cuomo ma Munao, portiere ospite, ha intercettato e parato anticipando Corbo. Al 13′ pt, il giudice di gara non ha fischiato un rigore per fallo di Esposito che ha tirato giu Compierchio, in area, sotto i suoi occhi. Al 26′ pt De Rita, appostato sulla lunetta, ha raccolto una respinta della difesa e ha colpito di potenza senza centrare lo specchio della porta difesa da Munao. E’ terminato così il primo tempo.
Nella ripresa si è arrivato al 19′ per vedere la prima azione pericolosa: Esposito, subentrato a De Vita, da sinistra ha tagliato la difesa campana, dalla parte opposta Coccia ha incrociato al volo mandando la palla a lambire il palo più lontano. Al 23′ st De Rita, in piena area, ha controllato bene ma concluso alto. Al 31′ st la realizzazione che ha deciso il match: da destra Coccia, dopo un’azione insistita, è riuscito a crossare basso, sulla palla ha cercato di intervenire Mazza, che ha mancato l’impatto favorendo Arigò che ha fulminato Munao da brevissima distanza.
Il giovane ed inesperto Gladiator visto al Miramare ha provato una timida reazione ma obiettivamente i ragazzi di Di Somma hanno potuto poco e non è cambiato molto neanche dopo i cambi effettuati dal tecnico campano.
La seconda vittoria consecutiva ha lanciato il Manfredonia addirittura la terzo posto, restano però i problemi di un organico ridimensionato non solo nel numero di calciatori ma anche nella qualità. Urge un chiarimento da parte della società che spieghi, con chiarezza, che organico può mettere a disposizione di mister Cinque.
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