Brindisi – Manfredonia 3-1 <br />Trasferta amara al Fanuzzi

Brindisi – Manfredonia 3-1
Trasferta amara al Fanuzzi

BRINDISI – Nonostante la carica ed i buoni propositi della vigilia, l’incerottato Manfredonia (fuori Quitadamo, Carminati, Del Prete, Cuomo e Monti) non riesce nell’impresa di espugnare il Fanuzzi e soccombe contro il Brindisi in un match dai due volti, che lo catapulta nei bassifondi della classifica in attesa del big match di domenica prossima col San Severo, scontro direttissimo per uscir fuori dalla zona rossa. Un derby da vivere tutto d’un fiato e dal quale dipenderà l’intera stagione dei sipontini.
Mister Cinque fa i conti con la sfortuna e proprio alla vigilia perde anche Coccia, che non supera il provino dopo l’infortunio di venerdì; fiducia dunque al neo-acquisto Rapino, subito titolare al centro della difesa. Rientra anche Totaro, che si alterna con Romito sulla fascia destra. In porta c’è De Gennaro.
Parte bene il Manfredonia, che tiene bene il campo chiudendo gli spazi e limitando le giocate dei padroni di casa, senza l’ex Pollidori ma con Ancora recuperato in extremis e non al massimo della forma; al 14′ Brindisi vicino al gol con Gambino, che costringe alla gran parata ravvicinata De Gennaro; sulla respinta, il centravanti conclude trovando però pronto Palumbo sulla linea di porta. Ancòra V bianche al 24′ con Cacace che da buona posizione spreca tutto, mandando a lato. Saranno le uniche occasioni del Brindisi, limitato dal filtro della mediana biancoceleste (oggi in granata), che corre e lotta a tutto campo, senza risparmiarsi.
La gara si sblocca nella ripresa, quasi subito: Ancora serve Pellecchia, che dal limite destro ubriaca di finte Esposito e s’inventa un arcobaleno che abbaglia il Fanuzzi, terminando nel “sette”. 1-0 e gran gol dell’attaccante.
Lo svantaggio manda in tilt i meccanismi del Donia, che al 9′ resta anche in dieci uomini: difesa presa in contropiede, Corbo è l’ultimo uomo ed atterra Gambino, costringendo l’arbitro a tirar fuori il rosso diretto.
Mister Cinque non fa in tempo a ridisegnare la squadra (3-4-2) che il Brindisi raddoppia: Ancora assiste Gambino, che approfitta di un errore in appoggio di Rapino e infila De Gennaro in uscita. 2-0.
I sipontini provano a rialzare la testa nonostante i due gol sotto, 4-3-2 e dentro Portosi per dare centimetri e fisico lì avanti ma a chiudere definitivamente ogni speranza è il rigore, concesso molto generosamente dal direttore di gara al per un presunto fallo di Rapino, sempre su Gambino. Dal dischetto, lo stesso numero 9 dei salentini insacca.
La gara è bella che chiusa e soltanto il sussulto finale del solito La Porta (gran giocata dell’attaccante foggiano) regala il classico gol della “bandiera” ai biancocelesti.

CITTA’ DI BRINDISI CALCIO (4-2-3-1): Peschechera; Lorito, Cacace, Sicignano, Vetrugno; Kamano (25′st Liotti), Troiano; Pellecchia (39′st Gasperini), Ancora (47′st Akuku), Fella; Gambino. A disp. Novembre, Iaboni, Vantaggiato, Pinto, Greco, De Carlo. All. Marcello Chiricallo

MANFREDONIA CALCIO (4-1-4-1): De Gennaro; Palumbo, Rapino (32′st Compierchio), Corbo, Esposito; D’Ambrosio; Totaro (11′st Portosi), Romito, Gentile, De Rita; La Porta. A disp. Maggi, Terminello, Rinaldi, F. Romito, Casciani, Stoppiello, Scarano. All. Francesco Cinque

ARBITRO: Manuel Volpi di Arezzo (Ditto-Ieracitano)
MARCATORI: 5′st Pellecchia (B), 17′st e 29′st Gambino (B, rig.), 35′st La Porta (M).
AMMONITI: Esposito, Rapino, Gentile, D’Ambrosio (M); Vetrugno, Troiano, Cacace (B).
ESPULSI: al 9′st Corbo (M) per fallo da ultimo uomo
NOTE: Cielo coperto, giornata ventilata, terreno pesante. Spettatori 300 circa (trasferta vietata ai tifosi sipontini). Recupero: 2′pt, 5′st.

Ufficio Stampa

laquis

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