Fragagnano, intervista a De Santis

Fragagnano, intervista a De Santis

Anche in Promozione, a palla ferma, è tempo di bilanci, ed a Fragagnano senza quei sei punti persi, ancora oggi la palla avrebbe continuato a girare.

E’questo il leit-motiv dell’intervista che Luigi De Santis, “eterno” direttore sportivo dei biancoverdi, ci ha rilasciato.

“E’ inutile negare che la disamina del bilancio annuale passa obbligatoriamente dalla penalizzazione che ci è costata almeno l’entrata nei playoff, senza contare che con i sei punti in carniere alcune gare avrebbero potuto avere altri sviluppi dettati da stimoli diversi”.

Cosa le resta di questo campionato chiuso ad un solo punto dalla zona playoff?

“Io credo che il mio lavoro stagionale abbia portato buoni frutti, e di questo ringrazio sia il patron Tomaselli ed il presidente Marzulli per la parte gestionale che l’intera area tecnica per quello che il campo ha saputo offrire. Vivo da anni una realtà calcistica piccola ma apprezzata sia per serietà negli impegni, sia perché, con budget su misura per la piazza,  le soddisfazioni calcistiche non sono mai mancate. Quest’anno sul terreno di gioco abbiamo accumulato ben 63 punti effettivi”.

Lei però sembra rammaricato per altri aspetti. Cosa non riesce a mandar giù?

“E’ vero, anche quest’anno non mi hanno soddisfatto alcune situazioni esterne al rettangolo di gioco e mi riferisco alla gestione del caso Arcadio da parte degli organi competenti. Nostro malgrado abbiamo accettato la prima sentenza ed il successivo reclamo respinto, ma ancora oggi non mi dò pace, convinto come sono delle nostre ragioni. Se fossimo stati in malafede non avremmo fermato spontaneamente il nostro capitano in una gara importante per la classifica, contro il San Cesario. Spesso ho idea che ai piani alti del calcio regionale non siamo ben accetti. Mi auguro di sbagliarmi e di essere smentito nel futuro”.

A proposito di futuro, mi sembra di capire che lei non ha alcuna voglia di muoversi da Fragagnano.

“Le dico francamente che già da qualche settimana mi fanno l’occhiolino altre realtà calcistiche in ascesa, ma la mia priorità resta ancora questa. In queste ore ci sarà un breefing a tre con lo sponsor ed il presidente e se i programmi nascenti avranno l’obiettivo di migliorarsi rispetto alla stagione appena chiusa non potrò di certo abbandonare la nave, perché ribadisco il concetto che qui per me è un piacere lavorare tra persone serie che mantengono gli impegni assunti. Anche quest’anno a chiusura lavori sono state saldate tutte le competenze per le quali il Fragagnano Calcio si era impegnato”.

Nel calcio odierno c’è crisi di passione, di interesse per il calcio minore e soprattutto c’è crisi economica che potrebbe causare qualche forfait nelle prossime iscrizioni ai campionati. Se si aprissero le porte dell’Eccellenza tramite ripescaggio cosa farebbe il Fragagnano?

“Rispondo a titolo personale, dicendo che io preferisco vincere i campionati sul campo. Oltretutto i ripescaggi si decidono temporalmente quando chi vuol pianificare seriamente la successiva stagione ha già creato la nuova struttura di squadra. E se io, ricevuto il mandato dalla Società, sarò proiettato a pensare con i biancoverdi in Promozione, ritrovandomi di colpo in Eccellenza sarei costretto ad affrontare un campionato con una formazione non all’altezza ed andrei incontro a pressioni della Piazza fuori programma. Tutto è possibile, ma ad oggi il Fragagnano ha come obiettivo un campionato  nella stessa categoria dove nella prossima stagione crediamo di poterci migliorare”.

pugliacalcio24.it

 

laquis

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