Eccellenza, Gravina 10 e lode. Male le tarantine. Ecco il pagellone della Premier League pugliese

Eccellenza, Gravina 10 e lode. Male le tarantine. Ecco il pagellone della Premier League pugliese

Con l’uscita di scena dell’Altamura per mano del Real Metapontino, termina ufficialmente l’Eccellenza pugliese. Un girone mai come quest’anno ricco di piazze blasonate, nuovi progetti, squadre che hanno stupito e altre invece che hanno deluso tifosi e addetti ai lavori. Ecco il nostro pagellone: 

ARS ET LABOR GROTTAGLIE voto 4: Pericoloso doppio salto all’indietro per i tarantini. Passare in due anni dalla Serie D alla Promozione è davvero qualcosa di delittuoso e se non si farà ordine all’interno della società tarantina le cose, sicuramente, non miglioreranno. La squadra è sempre stata ultima e non è mai riuscita a dare l’impressione di poter raggiungere i playout.

ATLETICO MOLA voto 6.5: Se fino a dicembre la squadra aveva fatto anche bene, dopo c’è stato il vero miracolo. Quando sono andati via i vari Spadavecchia, Del Core ecc… si sentiva aria di smobilitazione in casa molese ma lì è scattata l’impresa di Castelletti. Con un gruppo giovanissimo, il tecnico è riuscito a portare la squadra in porto con una salvezza raggiunta con ampio margine. Ora la parola passa al vulcanico presidente Divella che dovrà decidere se mantenere il titolo sportivo in riva all’Adriatico oppure spostarsi.

ATLETICO VIESTE voto 7: Un piccolo miracolo costruito da Franco Cinque e il suo staff. Con un organico decisamente inferiore alle altre contendenti, i foggiani hanno battagliato sino all’ultime giornate per ottenere un posto nei playoff svanito per la non vittoria di Trani. La squadra ha potuto contare su solide basi come il portiere Bua e i fratelli Augelli, ancora una volta trascinatori del collettivo dauno.

BARLETTA voto 7.5: Davvero complimenti alla banda di Massimo Pizzulli (a cui diamo un 8). La stagione era iniziata malissimo con la retrocessione dalla Lega Pro e una squadra inesistente. Il lavoro certosino di Pizzulli ha costruito un organico che se l’è giocata fino all’ultimo per arrivare ai playoff nazionali. La questione stadio ha reso, il tutto, ancora più difficoltoso ma ha reso questa stagione ancora più importante. Il futuro prossimo sicuramente non si chiamerà “Puttilli”, forse “Manzi” ma la società e i tifosi meritano più rispetto.

BITONTO voto 5.5: Per come si era messa, ad un certo punto, la stagione la salvezza acquisita dev’essere accolta con entusiasmo. L’avvento di mister Pettinicchio salva capra e cavoli e consente di mantenere la categoria. Tutto bene si ma un pizzico di amarezza ce lo consentirete: se in avanti hai gente del calibro di Tedesco, Manzari e Terrone si poteva ambire a qualcosa di ben più ambizioso.

CASARANO voto 6.5: Arrivare ai playoff è senza dubbio un traguardo che merita i complimenti ma per la rosa a disposizione dei salentini, non essere riusciti ad andare avanti è un mezzo fallimento. La confusione a livello dirigenziale e anche a livello tecnico con Oliva, Toma e poi di nuovo Oliva che si sono alternati in panchina non ha aiutato. Gli innesti di dicembre, escludendo Nicolas Dirito, non ha portato quella marcia in più ai rossoblù con Jeda e Carminati che non hanno inciso più di tanto.

CASTELLANETA voto 4: Come smettere di giocare il proprio campionato da febbraio? Chiedete al Castellaneta. Sino agli inizi del nuovo anno, la squadra biancorossa era si impelagata in zona salvezza ma dava l’impressione di potersela giocare. La diaspora a livello dirigenziale, con gli addii di Guardascione e Piarulli erano il campanello d’allarme che la nave stava affondando e cosi è stato.

GRAVINA voto 10: Quando le cose vengono fatte con criterio, sembra tutto facile. I gialloblù, da neopromossi, vincono (o meglio stravincono) un campionato che li proietta dritti dritti in D. Tutto ha funzionato, dall’allenatore ai giocatori al mercato dicembrino. L’unico rammarico, forse, è la mancata corsa nella coppa nazionale che poteva essere alla portata di Rana e compagni ma va bene cosi…

LEVERANO voto 6.5: Sufficienza piena per Schito e compagnia. I bianconeri portano a casa l’obiettivo stagionale ossia la permanenza in categoria senza tantissimi affanni. Gennari è la punta diamante di un collettivo capace di lottare contro le avversità. Avanti cosi.

MESAGNE voto 4.5: Una retrocessione che dispiace anche perchè il collettivo brindisino poteva fare di meglio. Le attenuanti sono senza dubbio il fatto di essere una neo-promossa e una squadra molto giovane senza grosse stelle.

MOLFETTA voto 5: Una piazza come quella molfettese non può essere considerata il giardino personale del presidente Lanza. L’avvento di Fumai era stato accolto con entusiasmo, visto il lavoro fatto a Mola, ma il vulcanico presidente lo manda via in quattro e quattro otto. Il nuovo tecnico è….Mauro Lanza, si proprio lui. Durante l’anno guida la squadra e si mette contro tutti: giornalisti, associazione degli allenatori e una buona fetta di tifoseria. La salvezza era alla portata e viene raggiunta tranquillamente.

NOVOLI 6.5: Onore a mister Schipa per il lavoro svolto. Lo scorso anno i meriti (giustamente) se li era presi Sasà Scarcella, capocannoniere del torneo mentre quest’anno i complimenti vanno al mister. Al “Cezzi” vanno tutti in difficoltà ed è il fortino dei rossoblù.

OTRANTO voto 6+: Salvezza ottenuta per la truppa di Salvadore che da neo-promosso guadagna la permanenza in un torneo di leoni. La squadra inizia alla grandissima poi, complice l’inesperienza, cade e si gioca la permanenza col Mesagne. L’avvento del “volpone” Villa non incide tantissimo nei gol fatti dall’ex Gallipoli e Virtus Francavilla ma da al collettivo quella malizia necessaria per salvarsi.

HELLAS TARANTO: voto 6.5: Una stagione davvero positiva per la squadra ionica. In campionato arriva una salvezza ottenuta con pieno merito mentre in coppa arriva un incredibile finale col Gravina, poi vincitore. L’Hellas Arena, è un fortino inespugnabile e ne fanno le spese grossi club come, ad esempio, il Barletta.

SUDEST voto 6: Nella stagione, forse, più turbolenta arriva il miglior posizionamento in classifica della storia della Sudest. A dicembre la squadra perde pezzi pregiati ma onore al capitano D’Ermilio di aver condotto la squadra in salvo. Gli addii dello stesso mister, del ds De Lorenzis e del presidente gettano ombre sul futuro della Sudest a Locorotondo.

ALTAMURA voto 7: Un bel voto che poteva essere sicuramente ancora migliore. I playoff nazionali portano una cocente delusione ma la squadra biancorossa ha fatto davvero un ottimo campionato. Nonostante il caos allenatore (4 tecnici in una stazione con Longo, Columbo, Fino e Panarelli), la squadra arriva seconda e si gioca le sue carte. Il punto cruciale, a nostro avviso, è l’avvento di Danilo Dammacco come ds che porta diversi fedelissimi da Mola.

UC BISCEGLIE voto 6-: Buona la prima per l’Unione che nel suo primo campionato di Eccellenza non sfigura. Si poteva fare qualcosa di più vista la capacità e l’esperienza della società e del presidente Pedone ma come primo impatto ci siamo. L’avvento di Bitetto in panchina non cambia molto rispetto all’era Di Corato.

TRANI voto 6.5: In un annata che si prospettava anonima, il Trani per poco non centra i playoff. Il tecnico Zinfollino viene contestato amaramente dai tifosi ma va avanti e conduce la squadra ad una rimonta che poteva avere dell’incredibile. Il mercato di dicembre da una marcia in più ai biancazzurri che possono essere contenti del sesto posto conseguito in classifica.

ANTONIO GENCHI 

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Antonio Genchi

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