Bari, un Fedele versione “Mai dire gol” condanna i biancorossi al pareggio. Con lo Spezia termina 1-1

Bari, un Fedele versione “Mai dire gol” condanna i biancorossi al pareggio. Con lo Spezia termina 1-1

Minuto 83 di Bari-Spezia: il Bari di Stefano Colantuono sta conducendo la gara contro lo Spezia per 1-0; il pallone viene crossato dalla destra, attraversa tutta l’area di rigore ma Matteo Fedele arriva di prepotenza e segna. Un tiro di potenza che batte il portiere….Micai. Agli infreddoliti tifosi biancorossi sembra di assistere ad una puntata di “Mai dire gol” col commento ironico della Gialappa’s band che racconta uno sketch avvenuto su qualche lontano campo ma si accorgono di non avere il telecomando e che, purtroppo, è tutto vero.

Il primo Bari targato Colantuono inizia il suo percorso con un 1-1 in una partita mediocre con pochissime emozioni. Il tecnico romano si affida al 4-3-3 con la formazione preventivabile alla vigilia col trio De Luca, Brienza e Maniero in attacco. 4-3-1-2 per lo Spezia di Mimmo Di Carlo che mette l’ex Sciaudone dietro Granoche e Okereke. Il match è sonnolento e il primo freddo stagionale fa da cornice alla partita. Il primo vero tentativo coincide col gol del Bari: Cassani mette in mezzo, De Luca spizza e invita a nozze Brienza che batte Chichizola. La ripresa si apre con uno Spezia più arrembante con Terzi che di testa va vicinissimo al pareggio. La gara è nelle mani dei liguri che sfruttano un calo fisico pauroso dei galletti e si torna all’inizio del nostro racconto: corre il minuto 83 quando De Col dalla destra mette un pallone in area di rigore, Granoche e Più mancano l’appuntamento al gol ma inspiegabilmente arriva Fedele che spara il pallone nella propria porta. Gli spezzini esultano increduli mentre i baresi si chiedono cosa sia successo: più che galletti siamo di fronte a dei polli. Gli ultimi minuti non offrono grandi occasioni se non un tentativo spezzino che Micai smanaccia. Triplice fischio che consegna, oltre al punticino, anche i copiosi fischi dei tifosi biancorossi che fanno da cornice all’uscita dal campo. Da segnalare, il saluto finale al pubblico biancorosso di Daniele Sciaudone: il “Mr. Selfie”, protagonista della remuntada dopo la gara ha voluto salutare quella che, un tempo, era la sua curva.

Mettendo da parte la nostalgia per il recente passato, il Bari di oggi ha fatto diversi passi indietro. Al di là dell’autogol di Fedele (ai tifosi baresi è venuto subito in mente l’autorete di Andrea Masiello in Bari-Lecce, considerando che la porta è anche la stessa), la squadra ha tirato la spina sul piano della corsa e in Serie B questo è inammissibile. Il cambio modulo non ha portato grossi benefici con il centrocampo senza idee (Romizi-Valiani-Fedele non sono proprio Rui Costa-Pirlo-Xavi) mentre in avanti Riccardo Maniero ha accusato una certa solitudine cosi come gli capitava nelle gestioni Nicola e Camplone. Da salvare, nella serata biancorossa, la prova di Stefano Sabelli e di Franco Brienza per il gol. Appuntamento col Carpi ma, fino ad allora, per Stefano Colantuono ci sarà tanto lavoro da fare.

BARI: Micai, Sabelli, Moras, Di Cesare, Cassani, Valiani, Romizi, Fedele, Brienza, De Luca, Maniero.

SPEZIA: Chichizola, Migliore, Terzi, Valentini, De Col, Pulzetti, Sciaudone, Vignati, Maggiore, Granoche, Okereke.

ANTONIO GENCHI 

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Antonio Genchi

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