Foggia: filtra pessimismo dalla Procura Federale sul patteggiamento

Foggia: filtra pessimismo dalla Procura Federale sul patteggiamento

La Procura Federale vorrebbe andare fino in fondo, non accettando la richiesta di patteggiamento avanzata dal Foggia.

Non arrivano notizie confortanti da Roma, sede della Procura Federale, in merito alla vicenda che vede coinvolto il Foggia calcio, nella persona del patron Sannella, dell’ex vice presidente Curci e di diversi tesserati per pagamenti in nero.

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L’incontro tenuto ieri tra il commissario del Foggia Giannetti, i legali della società dauna ed il Procuratore F.I.G.C. Pecoraro avrebbe avuto esito negativo. Si avvisterebbero nubi grige all’orizzonte: il patteggiamento (che porterebbe ad uno sconto sulla possibile penalizzazione in classifica nel campionato di Serie 2018-2019) sembra più lontano. Indiscrezioni, voci che si rincorrono, cattivi presagi che trovano conferma di ora in ora: pare che il tavolo con la Procura Federale abbia avuto esito negativo. Chi si aspettava rivelazioni e/o ammissioni di Giannetti, atte a dimostrare irregolarità nella gestione del Foggia, è rimasto spiazzato. Come confermato già in passato alla stampa, pare che il commissario del Foggia abbia  esposto un quadro di regolarità gestionale tanto passata quanto presente, dando nota di una situazione – finanziariamente parlando-  pulita e priva di grosse masse debitorie. Ciò non è bastato alla Procura: il patteggiamento proposto non ha incontrato il favore di chi sostiene l’accusa.  Il Foggia, a questo punto, andrà a processo il 22 giugno.

Un fulmine a ciel sereno per i tifosi del Foggia. L’auspicio, che vuole essere un invito anche agli organi di giustizia sportiva, è che non si percepisca la situazione processuale del Foggia più grave di quella che è in realtà. Non vogliamo credere ad un processo condizionato anche dalle proteste di altre società (sul campo retrocesse) nei confronti della giustizia sportiva per il caso Foggia. I Satanelli devono essere processati per le proprie responsabilità, oggettive, se accertate e dimostrate; sarebbe grave strumentalizzare l’affaire Foggia per farne una vicenda mediatica, utile a mettere in guardia tutte le altre società sulla gestione dei club.

Se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi.  Non resta che attendere quella che sarà l’ennesima rovente estate. Il mondo Foggia, dalla società ai tifosi, dovrà lottare su più piani: sportivo e giuziario. Un calvario di cui avremmo fatto certamente a meno.

 

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