Lecce, una pausa per ricaricare le energie psicofisiche

Lecce, una pausa per ricaricare le energie psicofisiche

La squadra di Liverani reduce da un ottimo avvio di stagione approfitta della pausa per ricaricare al meglio le batterie dopo un mese dal grande dispendio di forze fisiche e mentali.

Visto l’ impegno della nazionale la Serie B osserva una settimana di riposo, durante la quale spicca peròil recupero tra Spezia-Benevento con i liguri vittoriosi per 3-1 che oltre a rilanciarsi in classifica, infliggono una pesante battuta d’ arresto ai sanniti allenati da mister Bucchi.

Un risultato che tutto sommato va bene agli uomini di Liverani che così riescono a tenersi il Benevento alle spalle, a due punti di distanza.

Questa pausa per il Lecce arriva al momento giusto per poter recuperare qualche infortunato, come per esempio Bovo, che tornerà a disposizione alla ripresa contro la Cremonese, e principalmente per ricaricare le batterie dopo aver speso tanto nell’ ultimo mese, sia in termini fisici che mentali, sopratutto nelle ultime due trasferte a Pescara e Cosenza, dove Mancosu e compagni sono stati chiamati a due prove di forza e carattere con grande dispendio di forze. Basti pensare che all’ Adriatico contro i bianco azzurri di Pillon i giallorossi,in dieci uomini, sono riusciti addirittura a pareggiare il doppio svantaggio e a sfiorare più volte il vantaggio, mentre al San Vito-Marulla di Cosenza dopo essere stati avanti di due reti, gli uomini di Liverani si sono visti rimontare dall’ orgoglio dei cosentini e solo sul finire di gara una perla di Falco ha regalato la vittoria. E’ evidente quindi che le batterie psicofisiche andavano ricaricate e in tal senso la sosta è arrivata nel momento migliore.

Domenica prossima al Via del Mare arriverà la Cremonese del neo tecnico Rastelli e del nuovo acquisto Micael Agazzi che cercherà di riprendere in mano gli obiettivi prefissati in estate. Per il Lecce pertanto inizia un ciclo di “verità” che da qui alla pausa natalizia potrà dire dove la squadra di Liverani potrà spingersi e magari cercare a gennaio di puntellare una rosa che fin ora non ha avuto nulla da invidiare a chi ha fatto spese faraoniche per ritornare nella massima serie.

Analizzando l’ aspetto tecnico questa squadra non è detto che abbia necessariamente bisogno di un rinforzo in particolare dal momento che ha ampiamente dimostrato di poter essere competitiva, ma sopratutto di non presentare particolari lacune in nessuna zona del campo. Da migliorare vi è solo l’ aspetto psicologico per riuscire a conservare il risultato, ma anche questo strada facendo è andato pian piano migliorando. Pertanto qualora la società e il tecnico decidessero di intervenire sul mercato per far fare alla squadra quel salto di qualità definitivo, dovranno accertarsi principalmente che chi sarà il prescelto dovrà incarnare lo spirito del gruppo e, perchè no, di un intero territorio che fa del sacrificio e del lavoro il massimo esponente di vita per raggiungere i risultati, consapevoli che nessuno sia mai disposto a regalarci nulla. Questo i salentini lo sanno bene e perciò non hanno minimamente paura di rimboccarsi le maniche considerando il fatto di essere un popolo che deriva dalla terra e dalla tradizione prettamente agricola, pertanto il sudore della fronte non potrà mai essere visto come un nemico da combattere o evitare, ma un adorato fratello e alleato con cui condividere gioie e dolori.

In attesa di capire quale sarà il responso del campo, continuiamo a vedere come si comporterà questa squadra che fin ora ha divertito tutti e non solo i suoi tifosi, sperando che il brutto anatroccolo che si era affacciato timido timido alla nuova categoria stia maturando per divenire quanto prima quel cigno che ogni sostenitore giallorosso si aspetta di vedere per volare oltre quegli orizzonti che solo un tramonto in riva allo Jonio o un’ alba sull’ Adriatico può regalare e nel Salento siamo abituati a vivere miracoli di questo genere.

Sognare è umano e non bisogna negarsi il valore di poterlo fare, sempre tenendo presente e ben salda la realtà circostante, ma si sà i sogni son desideri ed è giusto coltivarli nella giusta condizione e dimensione e chissà che non possano presto o tardi divenire realtà.

Danilo Sandalo 

 

Danilo Sandalo

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