Alla vigilia era considerata una partita fondamentale per entrambe ma tra Bisceglie e Paganese nessuna ha voluto rischiare, generando uno zero a zero pieno di rimpianti: per il Bisceglie la vittoria era necessaria per allungare il distacco di punti dallo stesso fanalino di coda guidato da Fabio De Sanzo, mentre questi ultimi vedono sempre più remote le proprie possibilità di permanenza nella terza divisione nazionale.
In campo mister Rodolfo Vanoli ha ridato fiducia all’undici che ha sconfitto il Rende domenica diciassette con un 3-5-2 a trazione anteriore in cui la consueta cerniera Maestrelli-Markic-Maccarrone si è eretta davanti alla porta di Cerofolini; Risolo playmaker, in attesa di Giacomarro ancora out assieme a Parlati e Zigrossi, con le rapide incursioni di Triarico e Bangu e con la velocità lungo le corsie di Longo e Giron. Tandemo offensivo Jovanovic-Starita.
Gli azzurrostellati hanno fatto della difesa il loro punto di forza con la presenza di Galli fra i pali e l’esperienza di Stendardo e Dellafiore (ex Siena, Parma e Torino, ndr) lungo le vie centrali. In avanti buone cose si sono intraviste con il mobile Cesaretti e con l’acume tattico di Parigi.
I ritmi molto bassi dei primi minuti hanno portato ad attacchi sterili del fronte offensivo nerazzurro, più in palla e decisamente ispirato ma al diciassettesimo la prima vera occasione da gol è griffata dai padroni di casa: il pericolo è corso sull’asse Cesaretti-Navas il cui destro a giro dalla distanza è finito tra le braccia di Cerofolini in due tempi.
Al ventiduesimo brivido per i biscegliesi con il gol annullato agli ospitanti sul filtrante di Navas in profondità per Giacomo Parigi; al centro si è fatto trovare pronto Piana abile ad insaccare in tap-in ma in evidente posizione irregolare. Il riscatto del Bisceglie è giunto tre giri di lancette dopo con Ernesto Starita, sfortunato sullo scavetto di Bangu dalla sinistra: provvidenziale Riccardo Galli in uscita disperata. È ancora Cesaretti, al rientro dopo un infortunio perduratogli per tre settimane, a rendersi insidioso con un lob di punta che è finito alle stelle al trentasettesimo ma dal punto di vista delle idee i campani non hanno lasciato nulla al caso; lo ha dimostrato Capece dopo un paio di minuti, lesto ad approfittare della ribattuta su un calcio di punizione colpendo al volo di destro. Palla sfumata sul primo palo di pochi centimetri per l’ultima azione rilevante del primo tempo.
Nel secondo tempo sono daccapo gli ospiti ad iniziare in modo intraprendente con il calcio di punizione da posizione defilata destra di Giron sfilato sull’altro versante. Nonostante la buona verve espressa dal Bisceglie, è scampato il pericolo al cinquantunesimo con Cesaretti pronto a colpire di testa sulla punizione di Capece con trattenuta di Maestrelli in area. Il team di De Sanzo ha provato a ravvivare la manovra con gli ingressi di Di Renzo e Cappiello per Parigi e Cesaretti ma il doppio cambio ha prodotto un solo tiro dalla distanza al sessantasettesimo minuto decisamente impreciso.
I due avvicendamenti hanno sortito l’effetto inverso con la crescita dei nerazzurri in virtù del tiro a sorpresa di Triarico a venti minuti dal termine che ha colto impreparato un Galli pronto alla respinta improvvisa; sulla ribattuta Jovanovic, ancora anonimo oggi, è in leggero ritardo per ribadire in porta. Il Bisceglie ha tenuto il pallino del gioco spingendo in profondità e sfruttando la velocità di Cuppone, subentrato ad uno stanco Starita. Gli errori di distrazione però possono costare cari e per il Bisceglie poteva essere così al minuto ottantasei con un’apertura difensiva a favore di Di Renzo: sulla torre di Tazza la girata del numero undici di casa è risultata debole ed impacciata. Sul capovolgimento di fronte il Bisceglie ha ripreso il dominio territoriale usufruendo di un corner su cui l’incornata di Longo non è stata ben indirizzata all’incrocio.
Nei successivi cinque minuti finali, e nei tre di recupero assegnati dal direttore di gara, non è poi successo più nulla portando le due squadre ad un’attenta analisi sull’importanza che avrebbe potuto avere questa gara per l’economia della classifica e quanto, da ora in poi, sarà fondamentale azzeccare più colpi possibili per brindare alla tanto sospirata salvezza.
PAGANESE-BISCEGLIE 0-0
Paganese (4-4-2): 1 Galli, 2 Tazza, 6 Gaeta, 8 Navas, 14 Stendardo, 18 Piana, 19 Parigi, (dal 62° 11 Di Renzo) 20 Capece, 25 Cesaretti (dal 67° 9 Cappiello), 27 Perri (dal 77° Della Corte), 31 Dellafiore. Allenatore: Fabio De Sanzo. A disposizione: 22 Santopadre, 4 Nacci, 5 Sapone, 10 Scarpa, 15 Carotenuto, 16 Della Morte, 24 Acampora, 26 Gifford, 29 Gargiulo.
Bisceglie (3-5-2): 1 Cerofolini, 5 Markic, 6 Maccarrone, 10 Starita (dall’82° 11 Cuppone), 13 Maestrelli, 15 Longo, 18 Triarico, 19 Risolo, 20 Jovanovic (dal 72° 21 Scalzone), 24 Bangu, 28 Giron. Allenatore: Rodolfo Vanoli. A disposizione: 22 Vassallo, 27 Ndiaye, 3 Mastrilli, 4 Bottalico, 7 Dellino, 11 Cuppone, 14 Camporeale, 16 Baghdadi, 17 Cuomo, 25 Casella, 29 Mosti.
Arbitro: Francesco Luciani di Roma.
Assistenti: Emanuele De Angelis di Roma e Stefano Camilli di Foligno.
Note: spettatori e incasso non ancora comunicati. Ammoniti: Perri (57°), Jovanovic (68°), Gaeta (75°), Della Corte (83°). Calci d’angolo 3-4.