Un punto che ne vale tre per un Bisceglie ormai sempre più ammazza grandi della terza divisione nazionale: anche la capolista Juve Stabia ha dovuto arrendersi lasciando punti in classifica, condizionati da un nervosismo che ha sembrato accompagnare ogni loro giocata. Il Bisceglie, attendista e coraggioso, ha così mantenuto il buon margine di dodici punti dalla Paganese con l’obiettivo sempre più vicino della salvezza diretta.
Consueto 3-5-2 pronto a trasformarsi in 4-4-2 o 5-3-2 in fase difensiva per mister Rodolfo Vanoli che ha schierato molti elementi a sorpresa: per scelta tecnica Markic, Parlati e Starita si sono accomodati in panchina per far spazio ad un assetto che ha trovato Longo-Mastrilli-Maccarrone davanti a Cerofolini e con la velocità di Luigi Cuppone pronto a servire il centravanti mobile Scalzone. La leader campana, reduce da tre punti raccolti in quattro sfide, con il 4-3-3 a trazione anteriore si è affidata al tridente Carlini-Paponi-Canotto.
Primi dieci minuti di equilibrio con la Juve Stabia pronta ad attaccare ed il Bisceglie abile a contenere le sgroppate degli esterni ed i rapidi fraseggi dei campani. Al dodicesimo ci ha provato Daniele Paponi con stop di petto, controllo e girata di prima intenzione fuori misura.
La Juve Stabia ha insistito nella ricerca del gol e l’occasione d’oro tra le mani è capitata al ventesimo minuto: sugli sviluppi di un calcio d’angolo contatto tra un calciatore ospite e Scalzone in fase di copertura. L’arbitro non ha avuto dubbi nel concedere il penalty ma dagli undici metri Carlini ha sbagliato clamorosamente prendendo una breve rincorsa e spedendo il cuoio alle stelle oltre la traversa.
Il Bisceglie ha successivamente preso fiducia ed ha guadagnato metri verso la porta di Branduani, pur senza pungere seriamente la retroguardia capolista. Al trentatreesimo progressione di Andy Bangu, uomo-ovunque della giornata, che si è involato sulla sinistra tentando l’interno da posizione defilata; palla finita sull’esterno della rete.
Nerazzurri che hanno concluso la prima frazione con il pallino del gioco fra le mani mentre gli stabiesi si sono persi in irrilevanti proteste per alcune azioni fallose patite negli ultimi venti metri. Ultimo sussulto importante è griffato Triarico a quattro giri di lancette dalla conclusione con un pericoloso lob che ha messo in difficoltà l’estremo difensore avversario, pronto a rimediare in due tempi.
Nella ripresa la Juve Stabia è partita a trazione anteriore cercando di aggiungere vivacità alla manovra offensiva mediante l’inserimento di Torromino al posto di Castellano. Vanoli, capendo le intenzioni dei campani, ha provato a creare una linea maginot insuperabile con l’avvicendamento Bangu-Parlati.
Eppure la prestazione della battistrada del girone C è sempre più apparsa incolore, dovuto ad un calo fisico giustificabile dopo un campionato affrontato all’altezza delle aspettative. Il Bisceglie ha così aspettato il colpo fondamentale per rabbrividire il migliaio di spettatori accorsi da Castellamare di Stabia al “Gustavo Ventura”: ci ha pensato Risolo al minuto cinquantasei con una botta al volo dai diciotto metri che ha lambito il palo alla destra di Branduani.
Reazione Juve Stabia con due conclusioni ravvicinate; la prima, su cross di Germoni, Mastrilli ha rischiato l’autogol con una girata all’indietro mentre nella seconda occasione è sempre Germoni ad aver impegnato severamente di destro la retroguardia locale. A venti minuti dal termine Vanoli ha ridato fiato alla fase offensiva nerazzurra con l’ingresso di Ernesto Starita al posto di uno spento Scalzone e con la sostituzione fra Markic e Mastrilli. Dall’altro canto Caserta ha fatto accomodare Carlini in panchina, rilevato da Elia, e Canotto rimpiazzato da Calò.
Starita e Cuppone hanno creato un fronte offensivo tutto pepe, abile nelle intercettazioni e nelle ripartenze a tutta velocità come avvenuto a settantreesimo minuto con l’ex Pisa abile a recuperare un pallone cincischiato dai centrali difensivi avversari e respinto con qualche affanno da Branduani; nel prosieguo dell’azione il pallone spazzato è capitato sui piedi di Triarico che ha calciato malamente dalla distanza.
Il Bisceglie ci ha creduto sempre di più sul finale di partita ed ha riprovato a fare male con un destro al volo di Parlati ribattuto con sicurezza da un calciatore viaggiante nel vertice basso destro dell’area. Recupero incandescente (sono cinque i minuti di extra time comminati dalla terna arbitrale, ndr) con la Juve Stabia rimasta in nove per l’espulsione di Vitiello per fallo di reazione su Starita, Mezavilla per gioco scorretto e del tecnico Fabio Caserta per proteste ma nonostante questo la comitiva biscegliese ha guadagnato un punto pieno d’orgoglio che ha riaperto anche il discorso promozione.
BISCEGLIE-JUVE STABIA 0-0
Bisceglie (3-5-2): 1 Cerofolini, 2 Calandra, 3 Mastrilli (dal 71° 5 Markic), 6 Maccarrone, 11 Cuppone, 15 Longo, 18 Triarico, 19 Risolo, 21 Scalzone (dal 68° 10 Starita), 24 Bangu (dal 51° 8 Parlati), 28 Giron. Allenatore: Rodolfo Vanoli. A disposizione: 22 Vassallo, 27 Ndiaye, 4 Bottalico, 7 Dellino, 9 Djolou, 14 Camporeale, 17 Cuomo, 20 Jovanovic, 25 Casella.
Juve Stabia (4-3-3): 26 Branduani, 8 Vicente, 10 Paponi, 14 Castellano (dal 51° 25 Torromino), 18 Canotto (dal 71° 5 Calò), 20 Troest, 23 Germoni, 24 Mastalli (dal 66° 9 El Ouazni), 28 Vitiello, 29 Carlini (dal 71° 21 Elia), 34 Mezavilla. Allenatore: Fabio Caserta. A disposizione: 1 Venditti, 2 Schiavi, 7 Melara, 11 Di Roberto, 15 Viola, 16 Dumancic, 19 Marzorati, 27 Lionetti.
Arbitro: Alberto Santoro di Messina.
Assistenti: Giulio Basile di Chieti, Thomas Ruggieri di Pescara.
Note: spettatori 1561 per un incasso di 15000 euro. Ammoniti: Triarico (19°), Longo (25°), Vicente (25°), Giron (58°), Canotto (69°). Espulso Vitiello al 94° per fallo di reazione, Mezavilla al 95° per fallo di reazione e Caserta al 95° per comportamento non regolamentare. Calci d’angolo 1-2. Carlini ha fallito un calcio di rigore al 21°.
Bartolomeo Pasquale