Caos B, Piemontese: decisione ingiusta e odiosa. La Regione al fianco del Foggia

Caos B, Piemontese: decisione ingiusta e odiosa. La Regione al fianco del Foggia

La decisione della Lega di B di annullare i play-off ha sollevato un polverone.

A difesa del Foggia è scesa in campo la classe politica. A parlare è il foggiano ed Assessore allo Sport della Regione Puglia, Piemontese, con una lettera indirizzata al presidente del CONI Malagò, al presidente della FIGC Gravina ed al sottosegretario con delega allo Sport, Giorgetti.

Piemontese esprime forte il senso di sdegno, indignazione e protesta, condiviso da tutti i tifosi del Foggia, a seguito della decisione della Lega di B di annullare i play-out e di eliminare ogni speranza dei satanelli di rimanere in cadetteria. 

L’assessore ha chiesto ai suoi interlocutori di “svolgere un urgente approfondimento sulle decisioni assunte nel pomeriggio di ieri dal Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Professionisti Serie B. Mi faccio interprete dei diffusi sentimenti di indignazione e protesta su una decisione profondamente ingiusta che contrasta con le fondamentali leggi dello sport che in nessun caso autorizzano a modificare le regole e i criteri di una competizione quando essa si è conclusa e stanno definendosi passaggi determinanti. Come amministratore pubblico responsabile delle politiche regionali sullo sport, ritengo gravissimo che la decisione del Consiglio direttivo della Lega B sia stata assunta favorendo palesemente interessi e vantaggi diretti imputabili a dirigenti di vertice della Lega B e della FIGC, identificabili con i proprietari Marco Mezzaroma e Claudio Lotito. 

Piemontese annuncia il sostegno della Regione Puglia al Foggia Calcio, nell’eventuale azione che la società di viale Ofanto potrebbe intraprendere per tutelare i propri diritti e veder riparati i danni subiti da una “decisione così clamorosamente lesiva di ogni elementare norma regolante le competizioni sportive”. 

Continua Piemontese: “A nessuno fa piacere superare i verdetti negativi del campo per le disgrazie altrui. Ma, certamente il cambiamento delle regole fuori tempo massimo appare così odiosamente ingiusto da sfregiare una cultura sportiva improntata sui valori della lealtà e della responsabilità”.

laquis

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