Il playout di ritorno con la Paganese ha rappresentato in maniera fulgida tutta l’annata del Bisceglie calcio 2018/2019. Un inizio entusiasmante con l’acceleratore ben tenuto ma spentosi subito con le prime problematiche che hanno portato il club di Carrara Salsello a mantenersi in linea di galleggiamento annaspando dove non si tocca. Sofferto ma meritato lo spareggio conquistato dai nerazzurri che, in virtù del miglior piazzamento in campionato, passano alla successiva e decisiva sfida con la Lucchese vittoriosa sul Cuneo nel girone A.
Per la gara decisiva mister Rodolfo Vanoli, accompagnato in via del tutto inedita in panchina dal presidente Nicola Canonico, ha dovuto rinunciare ai noti Longo Mosti, Maccarrone e Maestrelli a cui si sono già aggiunti Cerofolini, Scalzone, uscito anzitempo dalla gara del “Torre”, lo squalificato Djoulou Zohoki nonché la defezione last minute di Jovanovic. Gli azzurrostellati di Alessandro Erra si sono presentati con la stessa formazione di sette giorni addietro con il solo squalificato Dellafiore.
Bisceglie in campo con tre centrali difensivi, Calandra, Markic e Zigrossi davanti a Vassallo; centrocampo a cinque con Giacomarro mediano, Giron e Triarico laterali a supporto dei tornanti Risolo e Parlati, il quale è tornato spesso a dar manforte alla linea difensiva. Coppia avanzata Starita-Cuppone.
Al secondo minuto è subito festa con Luigi Cuppone che ha servito un filtrante dal limite dell’area per Giacomarro. In spaccata il numero ventitrè nerazzurro ha appoggiato al centro per l’accorrente Ernesto Starita che di piatto ha beffato Santopadre per il gol del vantaggio. Al settimo la risposta dei campani che non si è fatta attendere con la voleé di Cesaretti sorvolante in modo eccessivo la traversa ma la Paganese non ha demorso ed è subito ricorsa al pareggio con la statuetta dello stesso Cesaretti al nono minuto su cross di un Perri lasciato praticamente libero sulla sinistra e leggermente intercettato da Capece.
È una girandola di emozioni ed al tredicesimo il Bisceglie è ritornato avanti con il tiro-cross ingannevole di Triarico che ha visto la propria parabola leggermente deviata da Stendardo verso la porta con Santopadre dal canto suo fuori posizione. Dopo cinque giri di lancette occasione importante per i nerazzurri con il calcio di rigore decretato dal direttore di gara per fallo di Piana su Triarico, in chiara occasione da gol. Lo stesso numero diciotto ha ringraziato il giudice di gara e non è sbagliato allargando il gap sui salernitani con un tiro potente all’incrocio.
Al ventunesimo dubbio giallo per Piana, anziché il legittimo rosso, per fallo da ultimo uomo su un Cuppone immarcabile. Dalla punizione è sorta la finezza di Giacomarro che ha portato lo stesso attaccante ex Pisa al tiro potente ma centrale. Alla mezz’ora miracolo di Brian Vassallo sulla girata di prima intenzione di Scarpa neutralizzata in due tempi.
Al trentasettesimo il gol che ha messo definitivamente in ghiaccio la partita: lo ha firmato Samuele Parlati con un destro dal limite dell’area sotto l’incrocio dei pali, imparabile per il baluardo salernitano.
Mister Erra ha provato a correre ai ripari nell’intervallo rimpiazzando Gaeta e Perri rispettivamente con Fornito e Della Corte. I campani hanno provato a reagire con qualche timido colpo come al cinquantacinquesimo con un tiro a botta sicura di Scarpa, ben respinto da Vassallo, e sulla successiva conclusione di Parigi.
Markic e compagni hanno tenuto duro e retto la pressione dei viaggianti e dei duecento tifosi avversari accorsi al “Gustavo Ventura” facendosi sporadicamente vedere dalle parti di Santopadre, sfruttando le ripartenze sulle azioni velleitarie azzurre: al minuto sessantuno contropiede biscegliese innescato da Cuppone per Triarico con il passaggio defilato dell’ex Matera verso Starita bravo ad accentrarsi ma a tirare centralmente.
Oltre a questa azione da annotare accademia ordinaria dei padroni di casa con la mente già proiettata allo spareggio intergirone: ma è un errore grossolano visto quanto successo al sessantottesimo di gioco con un rimpallo vinto da Fornito in piena area che ha servito Alberti sulla sinistra, entrato da poco in luogo di Navas. Il tocco morbido del centrocampista ha permesso a Cesaretti di scavalcare la distratta retroguardia nerazzurra bruciando in uscita il portiere per il 4-2.
Paganese vicinissima al 4-3 con il cross pericoloso dalla destra che ha oltrepassato tutta l’area piccola senza che nessuno fosse pronto a recepirla. Tuttavia la sensazione di una possibile rimonta era nell’aria e la riduzione delle distanze è stata una piena conferma: girata di Scarpa da fondo campo, il pallone è arrivato direttamente sui piedi di Thomas Alberti che d’interno ha potuto solo accompagnare il pallone in rete per una sfida di nuovo in salita.
La variante al tema relativo alla reazione della Paganese è da ritrovarsi nell’eccessiva attesa per i cambi che ha comportato i calciatori nerazzurri a restare sfilacciati e molli sulle gambe, lasciando spazio alle nuove iniziative degli ospiti. Il primo avvicendamento che ha visto protagonisti i nerazzurri è giunto solo a settantasettesimo con Bangu che ha rilevato Starita per incrementare una velocità di gioco ormai scomparsa dal manto erboso.
All’ottantesimo punizione liftata recepita di testa da Stendardo ma la palla si è spenta sul fondo. Vanoli ha così deciso di proteggere il risultato a rischio con l’ingresso di Mastrilli in luogo di Parlati mentre in risposta la Paganese ha concesso minuti a Di Renzo per Capece.
Ad aumentare emozione ed adrenalina sono stati i cinque minuti di recupero in cui i sogni dei salernitani si sono infranti col sinistro di Scarpa eccessivamente alto. Al triplice fischio sospiro di sollievo per tenere ancora vive le speranze di permanenza in serie C.
BISCEGLIE-PAGANESE 4-3
Bisceglie (4-4-2): 22 Vassallo, 2 Calandra, 5 Markic, 8 Parlati (dall’86° 3 Mastrilli), 10 Starita (dal 77° 24 Bangu), 11 Cuppone, 18 Triarico, 19 Risolo, 23 Giacomarro, 26 Zigrossi, 28 Giron. Allenatore: Rodolfo Vanoli. A disposizione: 12 Addario, 4 Bottalico, 7 Dellino, 14 Camporeale, 16 Beghdadi, 17 Cuomo, 25 Casella, 27 Ndiaye.
Paganese (4-3-1-2): 22 Santopadre, 2 Tazza (dal 77° 15 Carotenuto), 6 Gaeta (dal 46° 7 Fornito), 8 Navas (dal 58° 23 Alberti), 10 Scarpa, 14 Stendardo, 18 Piana, 19 Parigi, 20 Capece (dall’86° 11 Di Renzo), 25 Cesaretti, 27 Perri (dal 46° 3 Della Corte). Allenatore: Alessandro Erra. A disposizione: 1 Galli, 4 Nacci, 5 Sapone, 16 Della Morte, 19 Diop, 21 Gori, 28 Schiavino.
Arbitro: Giovanni Nicoletti di Catanzaro.
Assistenti: Giuseppe Di Giacinto di Teramo, Andrea Micaroni di Chieti.
Quarto ufficiale: Federico Longo di Paola.
Reti: 2° Starita, 9° Cesaretti, 13° autorete Stendardo, 19° rigore Triarico, 37° Parlati, 68° Cesaretti, 72° Alberti
Note: spettatori paganti 1061, incasso 10016 euro. Ammoniti: Triarico (19°), Piana (21°), Tazza (29°), Stendardo (62°), Fornito (91°). Calci d’angolo 1-4.