C’è voglia di rialzarsi dopo due sconfitte di fila per tre a zero e forse questa può essere la gara giusta per il valore del club che si va ad affrontare. Ad attendere il Bisceglie al “Partenio” di Avellino una formazione, quella dei lupi verdi allenati da Giovanni Ignoffo, che ha messo alle spalle la crisi societaria inanellando tre vittorie importanti in questo primo frangente di campionato.
Mister Rodolfo Vanoli è consapevole di aver vissuto la settimana più difficile da tecnico stellato ma chiede solo di guardare avanti pensando ad infondere coraggio ai propri uomini: «Questa settimana abbiamo cercato di recuperare tutti gli elementi utili a sposare la nostra causa, provando così a disporre il miglior undici che darà battaglia all’Avellino. Questa è una squadra giovane, ci stiamo dimenticando che abbiamo solo fatto un’amichevole e sei partite ufficiali. Abbiamo tra l’altro trovato nelle ultime tre partite le prime tre della classe e questi incontri hanno portato alla luce vari fattori. Non dobbiamo nasconderci dietro le circostanze negative e siamo stati i primi ad aver chiesto scusa ai tifosi. Questi ragazzi sono giovani e l’adattamento è una cosa fondamentale: io non vivo di speranze, lavoro per cercare di migliorare il collettivo al momento. Ai ragazzi non manca il coraggio o l’amore per la maglia ma, appunto, manca l’esperienza da cui trarre sicurezza. In settimana ho lavorato su questo ed il test col Gravina era servito proprio per far giocare tutti quanti e mettere minutaggio nelle gambe. Lì si traggono sempre delle conclusioni, positive o negative che siano».
L’allenatore stellato si è sbilanciato su qualche possibile variazione dal primo minuto: «Partiremo da una linea difensiva esperta: abbiamo cercato anche di fare avviamento con i giovani, in quanto uno degli obiettivi della società è quello di valorizzare gli atleti under, però in relazione alla squadra che affronteremo dovremmo irrobustire la retroguardia. Non penso però ai vari moduli o assetti: io parlerei di spirito, di coraggio e di concentrazione. Vi garantisco che a loro non manca l’intenzione di ricambiare tutto il supporto che i tifosi stanno fornendo. Con il prosieguo del tempo si potrà solo migliorare».
Il dato impietoso è sul rapporto fra i gol subiti e le azioni che la cerniera offensiva biscegliese costruisce per provare a perforare la porta avversaria; Vanoli minimizza individuando i necessari correttivi: «Da quando abbiamo iniziato il campionato non abbiamo avuto sempre gli stessi centrocampisti fissi, solo ora stiamo cercando una solidità specialmente sulla zona nevralgica perché è lì che si pone l’anima del gioco. Abbiamo provveduto ad insegnare anche ai difensori a non sbilanciarsi, quindi tanto difendere quanto attaccare; il contrario non sarebbe il mio calcio. I giocatori vanno allenati e non giudicati, bisogna dare opportunità e possibilità a tutti. Io sto cercando di responsabilizzare tutti nelle situazioni più difficili; vedete la prova col Catanzaro ad esempio».
Sui prossimi avversari: «L’Avellino è un’ottima squadra. Ha vinto tre partite in modo molto ordinato giocando sulle ripartenze. Noi l’abbiamo studiata molto cercando di correggere gli errori dei singoli per bloccare subito l’iniziativa. Il calendario corto? Io penso partita per partita. Dobbiamo puntare a fare gioco e risultato ad Avellino soprattutto per i tifosi che meritano soddisfazioni importanti. Non diamo messaggi con le parole, ma con i fatti. Pretendo una squadra che non deve avere paura di nulla nemmeno delle circostanze più difficili. Sapevamo che questa serie C era composta di formazioni importanti, squadre che ti attaccano. I ragazzi devono capire questo» ha concluso Vanoli.
Bartolomeo Pasquale