Poco è mancato al Bisceglie calcio nel riprendere le fila di un percorso che ormai sembra sempre più in salita dal punto di vista dei risultati. Ed a castigare la truppa nerazzurro stellata in questo secondo turno della Coppa Italia di serie C è un ex, Ernesto Starita, fattosi trovare pronto al momento giusto dopo dieci minuti dal proprio ingresso. Un dispiacere alla sua precedente squadra della quale è stato top scorer (è proprio così dati alla mano) con appena quattro reti nella passata annata.
In occasione della sfida del “Pinto” mister Sandro Pochesci ha rivoluzionato la squadra restando sempre fedele al 3-5-2. Terzetto difensivo Turi-Hristov-Murolo davanti al portiere Borghetto, chance importante per lui. Centrocampo che ha sofferto l’assenza di Abonckelet con Mastrippolito e Tarantino, Rafetraniaina, Camporeale e Zibert a supporto dell’inedita coppia Dellino-Montero. Dopo moltissimi anni è stato piacevole vedere in campo per i nerazzurri ben due atleti originari della città dei Dolmen in una partita professionisti, ovvero Murolo e Camporeale.
Ampio turnover anche per i falchetti rossoblu guidati dall’altro ex Ciro Ginestra con il sempreverde Antonio Floro Flores cardine del 3-5-2 speculare. Ed è proprio sua la firma della prima occasione da gol al terzo minuto, complice la spericolata uscita di Borghetto, con pallone finito sul fondo in virtù del colpo di testa dell’ex Bari, Udinese e Napoli.
Prima parte della partita che ha visto il pallino del gioco nelle mani degli ospitanti ma con un ottimo pressing e buoni spunti da parte dei viaggianti spesso pronti a sorprendere l’opposta difesa: come al minuto ventotto con il break di Murolo abile ad imbeccare Montero in piena area di rigore; la palla ribattuta è finita sui piedi di Camporeale che ha tentato invano la conclusione.
Nel momento di maggior pressione dei biscegliesi, oggi in maglia arancio, è però arrivato il gol del vantaggio campano causato da un eccessivo sbilanciamento di tutta la squadra: minuto trentasei, filtrante dalla mediana di Cavallini per Floro Flores involatosi sul filo del fuorigioco di fronte a Borghetto e pronto ad appoggiare comodamente il pallone nel sette dopo aver scartato il baluardo. La prima frazione non ha dato altri sussulti se non per un anticipo tempestivo di Zivkovic su Tarantino, ben imbeccato da Zibert in diagonale.
Nella ripresa Pochesci ha preso provvedimenti per un Bisceglie ancor più proteso in avanti: la velocità di Longo e la grinta di Zigrossi hanno preso il posto delle prestazioni sciorinate da Murolo e Dellino ed è sembrato potesse funzionare. Subito dopo quattro giri di lancette, infatti, occasionissima nerazzurro stellata con il recupero di Mastrippolito in velocità ed il lancio per Montero, impreparato con il destro.
All’ora di gioco la vitalità in fase offensiva per i nerazzurri aumenta intensamente con l’ingresso di Gatto al posto di Montero. A dare manforte nella retroguardia biscegliese è sceso in campo anche Diallo in sostituzione di Tarantino, pronto a muoversi sulle corsie esterne fra difesa e centrocampo. E proprio Gatto ha avvicinato ancora di più il Bisceglie al pareggio, pur tuttavia non riuscendoci con un’azione coordinata con Camporeale: sponda di testa del giovane numero quattordici per l’ex Taranto e Juve Stabia che in spaccata ha sfiorato il gol di poco.
Incrementato il numero di calci d’angolo, con tre tiri dalla bandierina nel giro di un paio di minuti, il Bisceglie ha messo marcia a folle scoprendo la nuova iniziativa dei casertani, vicini al raddoppio al settantasettesimo con il palo colto da Adamo preparato nell’intercettare il tirocross di Zivkov che ha ingannato la difesa avversaria. Non è bastato all’attaccante campano avere la prateria di fronte a sè e questo errore è stato poi pagato caro solo quattro minuti dopo.
Nella classica casistica del “gol sbagliato-gol subito” il Bisceglie è pervenuto al pareggio: Zivkovic si è superato sul rasoterra di Gatto dal limite dell’area di rigore smanacciando in corner ma nulla ha potuto sull’incornata del successivo tiro dalla bandierina a firma di Longo; probabile la deviazione di un difensore rossoblu ma il pareggio è sembrato in cassaforte. Il Bisceglie ci ha creduto sempre più pur non rendendosi pericoloso ma avanzando spesso nella trequarti di casa e l’inserimento di Manicone al posto di un Rafetraniaina poco in palla nell’occasione, è stato il segno di una netta intenzione nell’ipotecare il discorso qualificazione.
Pur tuttavia è stata la Casertana ad approfittare dell’unico errore sul finire della gara per poter infilare il proprio vessillo nel tabellone del terzo turno: ad un minuto esatto dal novantesimo lo svarione di Zigrossi da metà campo ha dato l’opportunità a Starita, entrato in luogo di Ciriello, di entrare in area e mettere il pallone alle spalle di Borghetto.
Dopo tre minuti di recupero in cui non c’è stato nulla di rilevante, se non un destro pretestuoso di Turi dai venti metri, l’arbitro ha invitato tutti a tornare negli spogliatoi con i giocatori nerazzurri che, usciti dall’impianto casertano a testa alta per la prova offerta, dovranno pensare subito a come onorare nel migliore dei modi il primo derby ufficiale della storia con il Bari, in programma domenica dieci novembre sul terreno amico del “Gustavo Ventura”.
CASERTANA-BISCEGLIE 2-1
Casertana (3-5-2): 12 Zivkovic, 5 Santoro, 6 Gonzalez, 9 Cavallini (dal 79° 11 Zito), 13 Zivkov, 14 Ciriello (dal 79° 7 Starita), 18 Clemente, 20 Laaribi, 21 Floro Flores (dal 51° 24 Origlia), 23 Varesanovic (dal 65° 16 Matese), 27 Paparusso (dal 65° 17 Adamo). Allenatore: Ciro Ginestra. A disposizione: 1 Crispino, 22 Galluzzo, 8 D’Angelo, 15 Leonardo Longo, 19 Lezzi.
Bisceglie (3-5-2): 22 Borghetto, 3 Tarantino (dal 59° 2 Diallo), 6 Mastrippolito, 7 Dellino (dal 46° 17 Longo), 9 Montero (dal 59° 10 Gatto), 11 Rafetrainiaina (dall’88° 29 Manicone), 14 Camporeale, 21 Turi, 25 Hristov, 26 Murolo (dal 46° 17 Salvatore Longo), 30 Zibert. Allenatore: Sandro Pochesci. A disposizione: 1 Casadei, 13 Ebagua, 15 Cardamone, 20 Spedaliere, 23 Piccinni, 27 Ferrante.
Arbitro: Claudio Petrella di Viterbo.
Assistenti: Francesco Valente, Francesco Rizzotto di Roma.
Reti: 36° Floro Flores, 81° Salvatore Longo, 89° Starita.
Note: spettatori e incasso non ancora comunicati. Ammoniti: Longo al 50° per gioco scorretto, Zigrossi al 70° per gioco scorretto, Zibert al 76° per gioco scorretto, Matese al 93° per gioco scorretto. Calci d’angolo: 3-6. Recupero: primo tempo un minuto, secondo tempo quattro minuti. Cambi di modulo: nessuno.