San Marco – Tuona Mister Iannacone

San Marco – Tuona Mister Iannacone

“Che nessuno tocchi i miei ragazzi”.
Tuona mister Iannacone all’indomani della sconfitta con l’Ugento per qualche fischio all’indirizzo di alcuni calciatori.
“I ragazzi stanno facendo dei sacrifici enormi venendosi ad allenare anche qualche giorno in più e cercando di organizzarsi al meglio sul lavoro o a scuola e meritano una statua.
Forse qualcuno dimentica che stiamo in Eccellenza.
Noi non abbiamo le risorse di altre squadre, eppure i ragazzi hanno scelto di difendere i nostri colori tra mille difficoltà che certamente non dipendono da loro.
Siamo partiti con le nostre certezze e con tante promesse, ma alla fine siamo rimasti solo con le nostre certezze, quelle che ci consentiranno di terminare la stagione nella maniera migliore, ma bloccati sul mercato e privati della possibilità di aggiungere qualche ragazzo al gruppo che facesse rifiatare qualcuno di tanto in tanto.
Nonostante tutto siamo ancora tutti qui a lottare insieme per continuare a far vivere questa incredibile esperienza alla nostra gente con la speranza di salvare la categoria per poi ripartire in maniera più consona alla stessa.
Sono orgoglioso, e dobbiamo esserlo tutti, dei venti ragazzi che abbiamo in gruppo e con i quali proveremo a realizzare un altro sogno. I più piccoli stanno crescendo velocemente e saranno la nostra arma in più. Mi auguro che da qui alla fine la gente inciti solamente i miei ragazzi, soprattutto nelle difficoltà. Noi non siamo attrezzati come le altre squadre del girone, ma siamo ancora lì a giocarcela.
Riguardo la gara di Domenica con l’Ugento siamo stati puniti alla prima occasione dopo una grande gara ed è diventato tutto più difficile. Stiamo soffrendo tutti, i ragazzi sono desolati, nessuno di noi vorrebbe stare laggiù, ma dobbiamo rimanere compatti e lottare fino alla fine perchè si può fare. Siamo consapevoli che anche voi che ci sostenete siete amareggiati e delusi, ma piangerci addosso non serve a nulla, occorre stare uniti e pensare positivo fino a quando la matematica non ci condannerà.
In tutti noi c’è ancora un grande fuoco che necessita di una piccola scintilla per esplodere nuovamente.
Non possiamo e non dobbiamo mollare.
Rimaniamo uniti fino alla fine.
Dare tutto per non rimproverarsi nulla”.

laquis

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