«L’Asd Ugento Calcio crede nella sportività e nella correttezza. E agisce quotidianamente nelle tracce di questi valori. Una società sana che rispetta istituzioni sportive e avversari e che, allo stesso modo, chiede di essere rispettata. All’indomani della sconfitta di misura maturata al campo del Sava e tenute presenti le responsabilità della squadra che non ha saputo capitalizzare la mole di occasioni prodotta sul campo, è necessaria una nostra chiara presa di posizione.
Il risultato finale della contesa è stato deciso dalla decisione surreale del direttore di gara, che ha al 41’della ripresa ha concesso un calcio di rigore al team di casa per un presunto fallo di Fabiani ai danni di un avversario. Una scelta inconcepibile quella del signor Schifone della sezione di Taranto, chiamato tra l’altro a dirigere il match di un team tarantino attraverso una scelta compiuta dai vertici regionali dell’Aia che nulla ha di lungimirante.
Quanto accaduto a Sava nel pomeriggio di domenica scorsa si unisce a quello che è avvenuto nelle precedenti due gare che l’Asd Ugento Calcio ha disputato dal momento della ripartenza del massimo torneo calcistico dilettantistico regionale.
All’esordio sul campo del Martina due contatti minimi, di quelli che accadono a decine nel corso di ogni incontro, ci sono costati un paio di calci di rigore contro, mentre la terna arbitrale ha sorvolato su un episodio che ha coinvolto un nostro attaccante in area di rigore avversario, salvo poi espellere un nostro calciatore, poi fermato dal giudice sportivo per due turni, dopo un non meglio compreso episodio segnalato all’arbitro da uno degli assistenti.
Una settimana dopo ci sono stati negati due penalty evidentissimi per altrettanti falli di mano commessi dai difensori del Matino.
Dopo quanto accaduto domenica al “Camassa” di Sava la misura è colma.
L’Asd Ugento Calcio è una società giovane e cerca di fare le cose per bene, non ha grosse tradizioni e blasoni regali provenienti da glorioso passato come accade per diversi altri club che militano in Eccellenza, ecper questo non vorrebbe risultare “scomoda”. Non chiediamo trattamenti di favore ma che le regole siano uguali per tutti e che ha fare la differenza siano un gol segnato in più o una parata decisiva del portiere.
Non volendo passare per il capro espiatorio del torneo, tuteleremo sempre l’immagine societaria a partire dalla richiesta ufficiale ai vertici Aia e della Lnd di Puglia di designazioni di arbitri esperti della categoria.
Facciamo sacrifici enormi per alimentare il nostro sogno, senza l’impegno fattivo degli sponsor questo non sarebbe possibile e i nostri sforzi devono essere tutelati nell’estremo rispetto delle regole sportive».
I dirigenti Asd Ugento Calcio