Lecce, il Pagellone finale di una stagione assurda

Lecce, il Pagellone finale di una stagione assurda

Dopo un’ annata passata a sognare l’ immediato ritorno nella massima serie, siamo finalmente giunti a fine stagione con verdetti che, oggi più che mai, definire inaspettati è ancora poco. E si perchè ad andare in Serie A, oltre alle già promosse Empoli e Salernitana, è il Venezia di Paolo Zanetti che nella semifinale playoff ha eliminato proprio il Lecce dell’ ormai ex allenatore Eugenio Corini.
Un Lecce che vista la mancata promozione dovrebbe aver senza dubbio deluso, ma se poi ci si sofferma sul tanto decantato ” progetto triennale ” arrivare quarti potrebbe significare rientrare nei piani di un tale programma, anzi lo si potrebbe considerare anche uno pseudo successo. Ovviamente non esageriamo!
Nonostante tutto cerchiamo di sorvolare ormai su questo aspetto soffermandoci nel provare a dare un giudizio finale cercando di sdrammatizzare questa cocente delusione, augurandoci che la prossima stagione possa essere all’ insegna della passione e dell’ ardore agonistico, caratteristiche fondamentali per chi veste questa maglia.

Gabriel: 6 Para il parabile, a volte fa gli straordinari, ma senza mai riuscire ad essere un leader della squadra.

Vigorito: SV Dispiace non averlo visto protagonista. Dopotutto resta uno degli “eroi” della promozione di due anni fa.

Bleve: SV

Meccariello: 6 Non sempre impeccabile. Scoordinato come pochi, probabilmente non bello da vedere, ma con un cuore e una grinta da far invidia!

Lucioni: 5,5 Ci si aspettava di più dallo “zio” e invece viene risucchiato nella mediocrità di fine stagione. Un dubbio ci assale: e se fosse stata la pedalata dell’ ultima promozione?

Pisacane: 5 Arrivato nel Salento durante il mercato di gennaio non ha mantenuto le aspettative. Ma finalmente siamo in estate e potrà godersi la bellezza del territorio e magari iniziare a provare qualcosa per questa Terra!

Dermaku: 6 Una sufficienza che sa d’ incoraggiamento. Senza lode nè infamia.

Zuta: 5 Un mezzo flop ma non sempre per propri demeriti.

Adjapong: 6 S’ infortuna sul più bello. Peccato.

Calderoni: 5,5 Dopo il gol al Milan a San Siro è diventato irriconoscibile e quest’ anno anche irreperibile!

Monterisi: SV

Gallo: 6 Si fa valere nella parte cruciale della stagione arrivando a conquistarsi un posto da titolare. Peccato si perda anche lui sul più bello. Quant’ è bella giovinezza che si fugge tuttavia…

Maggio: 6 Grande professionalità e personalità, purtroppo sfruttati meno della metà…forse per via dell’ età!

Tachtsidis: 6 Un gigante che ormai non ha la fiducia della piazza, o almeno di quella social che tutto sa! Un gladiatore ferito nell’ orgoglio. Ad ogni modo, resta anche lui uno degli eroi dell’ ultima promozione.

Hjulmand: 7 Un incrocio tra Kurt Cobain ed il principe azzurro di Biancaneve, ma da quando arriva lui è davvero rivoluzione musicale a centrocampo!

Paganini: 5,5 Troppo discontinuo.

Nikolov: 5 Nazionale macedone. Si sarà risparmiato le migliori prestazioni per l’ Europeo che, per la sua nazione, è un evento più unico che raro!

Henderson: 7 Cuore, grinta e un taglio di capelli punk da far invidia a Johnny Rotten!

Bjorkengren: 5,5 Ragazzo giovane. Da rivedere.

Majer: 5,5 E’ mancato il suo apporto, seppur abbia fatto onestamente il suo.

Mancosu: 6,5 Per il CAPITANO solo grande STIMA!

Listowski: 5,5 ” Il ragazzo si farà ” cantava De Gregori. Ce lo auguriamo. Rimandato.

Maselli: SV

Coda: 8 Bomber di razza nella regular season.

Stepinski: 6 Nove gol sono un bottino niente male, eppure ci si aspettava qualcosa in più.

Rodriguez: 6,5 Ragazzo giovane e con un futuro roseo.

Yalcin: 4,5 Oggetto misterioso.

Pettinari: 7,5 L’ uomo in più, colpito da un infortunio sul più bello. Un calciatore sul quale puntare per ripartire.

Eugenio Corini: 5 Una brava persona con un’ idea di calcio che non è riuscito a trasmettere alla squadra. Ha fallito il salto di categoria, ma nel progetto triennale ci potrebbe anche stare. Forse.

Danilo Sandalo

Danilo Sandalo

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