Come da pronostico la Roma di Josè Mourinho passa il turno di Coppa Italia grazie al 3-1 inflitto al Lecce di Marco Baroni, unica squadra di Serie B ancora in corsa nella competizione.
Una gara che, sebbene sulla carta sembrava potesse essere senza storia con i salentini potenziali vittime sacrificali, ha di fatto dimostrato il valore dei leccesi che hanno messo in difficoltà i capitolini forse oltre le aspettative.
Avvio scoppiettante del Lecce che tiene testa alla Roma chiudendo gli spazi e provando ad approfittare delle distrazioni degli avversari e al 14′ minuto del primo tempo passa in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Calabresi su azione da calcio d’ angolo.
La Roma non solo non reagisce ma sembra addirittura non aver accusato il colpo continuando la sua partita fatta di inerzia e scarsa verve fino a quando i 5000 dell’ Olimpico non iniziano a rumoreggiare probabilmente chiedendo una reazione ai propri giocatori e così al 40′ minuto del primo tempo, ancora sugli sviluppi di un calcio d’ angolo, è Kumbulla a sancire il pareggio.
La ripresa si apre con l’ ingresso in campo di Zaniolo e Vina con l’ attaccante azzurro che si rende subito protagonista cogliendo in pieno il palo con un tiro da fuori.
Il Lecce sembra indietreggiare, complice anche la stanchezza e lo scarso utilizzo di altri elementi spesso titolari, e la Roma ne approfitta passando in vantaggio con Abraham al 54′ minuto.
Il Lecce non molla ma viene punito dalla troppa severità dell’ arbitro che al 62′ espelle Gargiulo per doppia ammonizione.
All’ 81′ minuto il neo entrato Shomurodov sigla il gol del definitivo 3-1 che consente ai ragazzi di Mourinho di passare il turno ed affrontare l’ Inter nel prossimo turno di Coppa Italia.
Il Lecce esce a testa alta dalla competizione con il solo rammarico che questa Roma di spessore aveva solo il grande blasone da mettere in mostra e che con un’ altra formazione probabilmente si sarebbe potuto tentare il colpaccio che avrebbe dato lustro ed orgoglio sia all’ autostima della squadra che della piazza, invece ci si è accontentati di essersi regalati solo una bella e meritata serata di gala giocata all’ altezza di una grande squadra nonostante la differenza di categoria.
Al Lecce vanno senza dubbio gli applausi nonostante tutto sperando che in futuro partite come questa possano assumere un valore su cui investire molto più seriamente di come lo si sia fatto fin ora.
Danilo Sandalo