(L’immagine di copertina rappresentante lo Stadio “Ennio Tardini” di Parma è tratta da Wikipedia)
Continua la sindrome da pareggite acuta per il Lecce che anche a Parma contro i ducali di Beppe Iachini non vanno oltre un deludente 0-0, rischiando di ritrovarsi alla fine della giornata in corso fuori dalla griglia della promozione diretta.
Una squadra che ha dimostrato come sempre i suoi limiti non solo tattici ma, cosa ancor più preoccupante, anche motivazionali sembrando quasi priva o svuotata da quella verve agonistica che bisognerebbe avere sempre e comunque per raggiungere un obiettivo nel calcio come nella vita, al di là della classe, della qualità e delle doti che si possono possedere sia singolarmente che collettivamente.
I risultati di queste ultime giornate dimostrano quanto il Lecce sia dipendente in maniera imprescindibile da individualità indiscutibili come Coda, Strefezza, Hjulmand, Gabriel e che quando vengono meno i colpi di genio di questi calciatori la squadra si ridimensiona totalmente rischiando di capitolare o comunque riuscendo con molta fatica ed affanno a portare a casa dei risultati degni di una piazza gloriosa che merita ben altri palcoscenici.
Al mister spetta il compito di trovare il bandolo della matassa e di sbrogliarlo, tenendo presente che il tempo stringe sempre più e che con la primavera alle porte questo deve essere il momento per poter sbocciare definitivamente, anche perchè un fiore appassire a marzo ancora non lo si è visto in natura e non vorremmo mai che il nostro Lecce potesse diventare l’ eccezione che ne confermi la regola, anche perchè a dirla tutta l’ esperienza dello scorso anno dovrebbe insegnare un pò a tutti gli errori commessi in modo che non si possano ripetere.
Quindi è proprio il caso di dire, senza polemica alcuna, ma anzi con la voglia di ricominciare a volare: “è primavera svegliatevi bambini”!
Danilo Sandalo