Accantonando i dubbi amletici su una eventuale crisi, il Bisceglie visto oggi contro il Trapani ha denotato una certezza: compassato e poco lucido sotto rete, non è questo l’atteggiamento che dovrebbe mostrare una squadra in grado di salvarsi, ambizione sempre ventilata in ogni angolo del club nerazzurro.
Dall’altra parte il Trapani di Alessandro Calori ha svolto il compito in modo diligente, con avvio veemente nel primo quarto d’ora e controllo degli avversari nelle fasi successive dell’incontro, approfittando delle sbavature concesse dalla cerniera difensiva nerazzurra per chiudere i conti.
Bisceglie schierato dal primo minuto con la difesa a tre; Giron vertice alto del centrocampo con Vrdoljak in fase di impostazione. In attacco torna Jovanovic punta centrale con Dentello Azzi e Partipilo sulle ali. Il Trapani conferma dieci undicesimi del gruppo che ha pareggiato con il Catanzaro con il rientro del solo Fazio dopo la giornata di stop forzata.
Bisceglie poco concentrato nei primi giri di lancette e già sotto di un gol al terzo minuto: lampo di Murano dalla sinistra che ha scodellato a fondo campo un pallone su cui è stato lesto Marras ad avventarsi. La girata del numero ventisei trapanese è stata imparabile per Crispino. Al settimo ancora Trapani con un colpo di testa di Fazio che ha fatto la barba al palo a portiere battuto.
Al ventiseiesimo prima nitida palla gol per i padroni di casa: cross dalla destra di Migliavacca per Dentello Azzi che ha controllato il pallone ed ha sparato sull’esterno della rete la cartuccia del possibile pareggio. Nell’occasione Furlan si è trovato decisamente fuori posizione. A quattro minuti dal termine della prima frazione si è intravisto Anthony Partipilo che ha provato a bruciare il portiere avversario con una velenosa punizione; ancora Furlan si è ben disteso per neutralizzare il calcio piazzato.
L’inizio ripresa è apparsa la fotocopia ben marcata dei primi minuti di gara con il Bisceglie partito a folle e con una concentrazione ai minimi termini. Al quarantanovesimo è giunto così il raddoppio del Trapani con Murano: verticalizzazione di Reginaldo di prima, rimbalzo del pallone in area e Crispino è beffato in uscita con un morbido lob. Nell’occasione difesa nerazzurra sbilanciata e offside mal applicato.
Dopo il gol della sicurezza il Trapani ha iniziato ad amministrare la partita, calando fisicamente e lasciando a Jovanovic e compagni spazi per poter ridurre il gap: nel giro di due minuti il Bisceglie ha impensierito gli avversari con un destro fuori misura di Boljat e con una bordata violenta di Giron che ha stuzzicato i riflessi del portiere ospite.
Doppia occasione per il Trapani al minuto sessantotto con la punizione di Palumbo, sventata da Crispino e con l’interno di Maracchi ribattuto con da Petta. Sul capovolgimento di fronte fallo subito dagli stellati e punizione del solito Lugo Martinez, entrato per uno spento Vrdoljak, respinta con i pugni dall’estremo difensore.
Al settantasettesimo ultima nitida palla gol per i padroni di casa sui piedi del centravanti croato il quale non ha approfittato, di rapina, dell’unico svarione difensivo granata per poter colpire indisturbato. Furlan, pur se sbilanciato, ha recuperato sul tocco morbido.
Per la legge “gol sbagliato gol subito” le incertezze sotto porta dei biscegliesi vengono ripagate con la rete finale dello 0-3: cavalcata del neo entrato Visconti sulla sinsitra, diagonale rasoterra in area e l’accorrente Felice Evacuo ha appoggiato il proprio tap in dentro il sette.
A completamento di una giornata da dimenticare, Maxime Giron ha ricevuto il cartellino rosso per fallo di reazione su Maracchi appena sessanta secondi dopo il gol finale, fallo ravvisato dal direttore di gara presente a pochi passi. L’ultimo rilevante episodio di una partita che non ha detto più nulla nei successivi minuti, compresi i quattro di recupero assegnati. Una severa lezione per i nerazzurri che avranno il modo di riflettere sulle reali difficoltà e prospettive del campionato; per Reginaldo e compagni, invece, una speranzosa affermazione che ha rilanciato le ambizioni da alta quota di un club a cui la serie C sta andando particolarmente stretta.
Prossimo turno decisamente proibitivo per il club del presidente Nicola Canonico con l’impegnativo dodicesimo turno di sabato quattro novembre al “Cibali-Angelo Massimino” di Catania con una delle squadre accreditate al salto di qualità.
BISCEGLIE-TRAPANI 0-3
Bisceglie (3-4-3): 1 Crispino, 5 Petta, 6 Jurkic, 7 Partipilo, 9 Jovanovic, 13 Giron, 19 Vrdoljak (dal 64° 16 Lugo Martinez), 20 Boljat, 23 Migliavacca (dal 71° 18 Gabrielloni), 24 Markic (dal 58° 17 Montinaro), 25 Dentello Azzi. Allenatore: Nunzio Zavettieri. A disposizione: 12 Vassallo, 3 Raucci, 10 Toskic, 11 D’Ancora, 15 Delvino, 21 Risolo, 22 Alberga.
Trapani (3-5-2): 27 Furlan, 3 Rizzo (dal 31° 23 Visconti), 6 Legittimo, 8 Bastoni (dal 65° 18 Girasole), 10 Reginaldo, 11 Murano (dal 65° 9 Evacuo), 13 Fazio, 14 Silvestri, 19 Maracchi, 20 Palumbo (dal 79° 16 Steffé), 26 Marras. Allenatore: Alessandro Calori. A disposizione: 1 Pacini, 12 Ferrara, 2 Bajic, 4 Pagliarulo, 15 Dambros, 17 Canino, 21 Minelli.
Arbitro: Cristian Cudini di Fermo.
Assistenti: Giuseppe Di Giacinto di Teramo, Andrea Micaroni di Chieti.
Reti: 3° Marras, 49° Murano, 85° Evacuo
Note: 721 spettatori di cui 530 abbonati; incasso €. 5.389,62. Calci d’angolo: 9-3. Ammoniti: 28° Migliavacca, 40° Bastoni, 58° Palumbo, 90° Gabrielloni, 93° Reginaldo. Espulso Giron all’86°.
Bartolomeo Pasquale
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