Non basta il ritorno al gol dopo dieci gare effettivamente disputate di digiuno: la Sicula Leonzio fa proprio il confronto salvezza con un Bisceglie che ci mette il cuore ma che è risultato compassato e sfilacciato.
Nerazzurri in campo con il consueto assetto tattico; confermati tutti gli undici che hanno mostrato buone cose nel pareggio a reti bianche con il Trapani pur patendo le assenze di Scalzone, Calandra, Camporeale, Zigrossi e Giacomarro. È dalla difesa che sono giunte le occasioni più concrete, con il collante del sempre più convincente Triarico che a centrocampo ha fatto ammattire gli avversari.
Parte tuttavia forte la formazione bianconera allenata dall’ex capitano del Genoa, nonché ex tecnico del Bari, Vincenzo Torrente: al sesto la difesa stellata è impegnata con il tiro dalla distanza di Rossetti, successivo ad un capovolgimento di fronte con il tacco di Cuppone bloccato da Pane. Dopo appena dieci minuti da questa azione è giunto il vantaggio dei lentinesi sempre con lo stesso numero sette bravo a beffare la difesa lungo le vie centrale ed a colpire a giro sotto la traversa, attraversando la linea di porta secondo quanto riscontrato dal direttore di gara.
La reazione del Bisceglie è tutta in una azione personale di Triarico al trentaseiesimo e nel sinistro impreciso di Giron a due minuti dal termine. Prima del rientro negli spogliatoi gol (giustamente) annullato a Miracoli colto in chiara posizione irregolare.
Nel secondo tempo Starita ha preso il posto di uno spento Jovanovic e Longo ha rilevato l’infortunato Maccarrone ma la sostanza non è cambiata con i padroni di casa dominanti su un Bisceglie che aspettava il momento giusto per colpire; solo la bravura di Michele Cerofolini ha negato il bis ai bianconeri sui colpi a botta sicura calciati da D’Angelo e Miracoli da posizione ravvicinata rispettivamente al 67° ed al 71°.
Sul capovolgimento di fronte è giunto il liberatorio gol del pareggio nerazzurro: corner a lunga gittata di Markic, parata d’istinto di Pane e ginocchiata fortuita ma di rapina di Longo che appoggia in rete a porta completamente sguarnita.
Il rasserenarsi dura però appena centoventi secondi: è l’ex Lecce Dubickas a rimettere la sfida sulla strada di Lentini con un tuffo di testa su pallone a spiovente giunto da versante angelico.
Il Bisceglie è rimasto in partita ma solo virtualmente e per il risultato di misura. La Sicula Leonzio ha chiuso decisamente in avanti il match dapprima con un’occasione d’oro capitata sui piedi di Gammone e successivamente con il calcio di rigore sbagliato da D’Angelo, per fallo di mano causato da Markic al minuto ottantasei.
L’espulsione incomprensibile e reattiva di Samuele Parlati in pieno recupero ha certificato lo stato di foga e nervosismo che il Bisceglie patisce per la corsa alla salvezza diretta alternando belle sfide in cui non si raggiunge l’agognata vittoria a prestazione al piccolo trotto che rischiano di portarla lontano dall’obiettivo desiderato.
SICULA LEONZIO-BISCEGLIE 2-1
Sicula Leonzio (4-3-3): 1 Pane, 16 De Rossi, 6 Aquilanti, 5 Laezza, 3 Squillace, 27 D’Angelo, 29 Megelaitis, 25 Marano (dal 61° 24 Gammone), 28 Dubickas (dal 78° 15 Ferrini), 26 Miracoli, 7 Rossetti (dal 69° 8 Esposito). Allenatore: Vincenzo Torrente. A disposizione: 22 Polverino, 2 Talarico, 13 Milesi, 21 Cozza, 10 D’Amico, 4 Giunta, 11 Russo, 19 Vitale.
Bisceglie (3-5-2): 1 Cerofolini, 5 Markic, 6 Maccarrone (dal 57° 15 Longo), 8 Parlati, 11 Cuppone, 13 Maestrelli (dall’82° Djoulou), 18 Triarico, 19 Risolo, 20 Jovanovic (dal 53° 10 Starita), 24 Bangu (dal 57° 29 Mosti), 28 Giron. Allenatore: Ridolfo Vanoli. A disposizione: 22 Vassallo, 3 Mastrilli, 4 Bottalico, 7 Dellino, 17 Cuomo, 25 Casella.
Arbitro: Sajmir Kumara di Verona.
Assistenti: Alessandro Maninetti di Lovere (Bergamo), Tiziana Trasciatti Foligno.
Reti: 16° Rossetti, 72° Longo, 75° Dubickas.
Note: spettatori ed incasso non ancora comunicati. Ammoniti: Giron (30°), Miracoli (30°), Maestrelli (44°), Triarico (76°), Markic (83°), Mosti (95°). Espulso Parlati al 92° per fallo di reazione. Calci d’angolo 2-2. Cerofolini ha parato un rigore a D’Angelo all’86°.
Cambi di modulo: Sicula Leonzio 5-3-2 dal 78°.
Bartolomeo Pasquale