Ottava giornata di campionato: quella in cui il Troia di mister Pellecchia è chiamato a far dimenticare la sconfitta interna di domenica scorsa con l’Ordona, contro l’Atletico Manfredonia nello splendido stadio “Miramare”. G.S. Troia con le tanto attese divise gialloverdi entrano in campo con: Festa, Catalano, Cagno, Salandra, Aquilino, Cavaliere, Martino, Roseto, Pellecchia, De Palma e Lizzi. A disposizione. D. Moffa, G. Moffa, d’Amato, Cericola, De Rosa, Ciccarelli.
Partono bene i gialloverdi che subito si fanno vedere in area avversaria con Lizzi che viene atterrato, ma l’arbitro non ha nessuna voglia di assegnare il rigore. Il Manfredonia, invece, sembra in buona giornata e in meno di due minuti mette a segno due reti, una delle quali in sospetta posizione di fuorigioco. I troiani non si abbattono e sull’ennesima discesa di Lizzi in area, trovano il rigore.
Dagli undici metri si presenta Cavaliere che con un violento tiro non da scampo al portiere avversario. 2 a 1 e i gialloverdi riaprono la partita. Poco dopo Cagno si auto-sostituisce rischiando qualcosa: al suo posto entra Cericola. Sull’azione seguente la palla del pareggio arriva sui piedi di Roseto che tenta di spiazzare il portiere, che con un agile colpo di reni evita il gol. Il Manfredonia, furbo a ripartire spesso in contropiede grazie ad alcuni varchi lasciati a centrocampo, trova a fine primo tempo anche la rete del 3 a 1: la difesa troiana tarda a spazzare il pallone dalla propria area e su un rimpallo il pallone finisce sui piedi di un attaccante manfredoniano che al volo lo scaraventa all’incrocio, dove Festa non arriva.
Nei secondi 45′ di gara, i gialloverdi cercano di spostare la squadra più avanti per tentare il tutto per tutto. Le occasioni arrivano soprattutto per Cavaliere e Lizzi: il primo dalla sinistra con un potente tiro tenta di beffare il portiere avversario uscito un po’ troppo fuori dai pali, ma la sua conclusione sbatte sul palo interno e ritorna in campo. Il secondo ci prova con un colpo di testa ravvicinato, ma l’estremo difensore è bravo e mette in angolo. A causa del baricentro della squadra spostato più avanti il Manfredonia riparte sempre più spesso in contropiede e su uno di questi, arriva anche il gol del 4 a 1 con un tiro preciso e potente da fuori area all’angolino basso sul quale Festa nulla può.
A far saltare i nervi ai gialloverdi sono anche alcune decisioni arbitrali: Martino, preso dalla foga, commette l’ennesimo fallo che gli costa il secondo giallo e quindi l’espulsione. Ridotto in 10 uomini il Troia resta in balia del Manfredonia che dopo un paio di tentativi sventati da Festa, trova anche la rete del 5 a 1 finale in maniera anche un po’ fortunosa: tiro da fuori degli avversari, il portiere gialloverde si tuffa ma la palla sbatte sul palo e carambola sui piedi di un altro attaccante avversario, che appoggia in rete a porta praticamente vuota. A fine gara viene anche espulso incomprensibilmente Salandra che probabilmente dice qualche parola di troppo all’arbitro. Brutta giornata per gli uomini di mister Pellecchia, che sprofondano sempre più in basso in classifica. La squadra ha cercato di reagire ai primi due gol fulminei del Manfredonia, ma ha mostrato il fianco troppo spesso alle veloci ripartenze della Civilis, nel tentativo di recuperare. Partita, questa, da dimenticare in fretta e pensare già al prossimo impegno interno contro il Margherita Terme, squadra al quarto posto in classifica, domenica prossima 24 Novembre alle 14:30 al Comunale di Troia.
Gabriele Festa – GS Troia