Sammarco – San Marco 1-1 <br /> Interviste post gara

Sammarco – San Marco 1-1
Interviste post gara

INTERVISTA MARCELLO IANNACONE

Mister, che partita è stata?

Che dire, potrei sintetizzare il mio pensiero dicendo che il gol di Marchitto ha messo nelle migliori condizioni la Polisportiva di poter gestire la gara, mentre la rete di Nardella è stato il coronamento di un’ottima prestazione dei nostri, soprattutto nel secondo tempo, dove abbiamo voluto fortemente agguantare il pari.

Dopo le difficoltà riscontrate nei primi 45 minuti di gioco, nell’intervallo cosa ha detto ai suoi ragazzi?

Ho fatto presente che eravamo contratti, che non eravamo entrati in campo con la consueta brillantezza e che la manovra era lenta e prevedibile; da una parte perché il frastuono che proveniva dagli spalti non ci permetteva di comunicare bene tra di noi, dall’altra perché probabilmente ci eravamo fatti prendere dall’emozione. Non capita tutti i giorni di giocare una gara in seconda categoria con circa 1500 spettatori al seguito. Sostanzialmente ho chiesto ai ragazzi di migliorare questo aspetto e di velocizzare la manovra, cosa che poi a mio avviso abbiamo fatto nella ripresa.

Ma questo pareggio, raggiunto a pochi minuti dal termine, dopo l’ennesima prestazione da incorniciare nei secondi 45 minuti, che significato ha?

Ha il significato di una squadra che non molla mai, che vuole far bene e far parlare di sé. Per cui, il gol è arrivato alla fine ma sarebbe potuto arrivare tranquillamente molto tempo prima. L’abbiamo cercato in tantissimi modi ma paradossalmente è arrivato in maniera rocambolesca. L’importante è che sia arrivato.

Siamo in una fase cruciale della stagione. Il Biccari ha vinto, ha due gare da recuperare e domenica dovrete affrontarlo in trasferta. Come ci si prepara a questa sfida?

Da questa prestazione abbiamo tanti spunti dai quali poter ripartire. Quello di non aver perso e aver ottenuto l’undicesimo risultato utile consecutivo. Poi ci fa capire che da oggi fino alla fine sarà un altro campionato, dove tutto le squadre ci affronteranno con l’obiettivo di fermare la Capolista, in maniera determinata e concentrata. Ragion per cui è importante triplicare gli sforzi per restare in vetta. La prepareremo pensando a questi dettagli, fermo restando che abbiamo il turno infrasettimanale di Coppa Puglia contro l’Apricena, dove recupereremo il turno d’andata, cercando di giocarcela.

A prescindere da quella che è stata la gara, buona sotto il profilo tecnico-tattico, è doveroso sottolineare lo spettacolo offerto sugli spalti dalle due tifoserie e dalle dirigenze delle due società. Un clima meraviglioso per una città che probabilmente merita altri palcoscenici.

Sì perché c’è un connubio importante di entusiasmo e competenza. Oggi, effettivamente, entrambe le tifoserie, le società e i calciatori in campo hanno dato vita ad uno spettacolo fantastico, con una coreografia e una cornice di pubblico di categorie semi-professionistiche. Oggi la città di San Marco ha vinto.

 

INTERVISTA AMEDEO LA PORTA

1 a 1, scenario magico e pubblico delle grandi occasioni. La Polisportiva ha bloccato sul pari l’ASD, che veniva da dieci vittorie consecutive, rischiando di portare a casa l’intera posta in gioco. Possiamo dire che per voi ricomincia un nuovo campionato?

Si, questo sicuramente. Noi siamo convinti che alla lunga i nostri sforzi ci daranno ragione. Certo, recuperare 13 punti non è facile, ma adesso bisogna credere fortemente nei playoff. Restando alla gara di oggi, indubbiamente il derby è il derby. Abbiamo lottato fino alla fine per portare a casa i tre punti, che personalmente penso meritassimo, però anche il pareggio non ci dispiace. Abbiamo commesso un errore a centrocampo e purtroppo è andata così.

Avete pregustato l’odore della vittoria fino a pochi minuti dal novantesimo, ma è altrettanto doveroso ricordare che i vostri piani si sono ridimensionati per le due sconfitte inaspettate contro la Civilis e il Margherita, disputate con un organico ridotto in virtù delle squalifiche rimediate contro l’Herdonia. Oggi però avete dimostrato di essere una buona squadra e di poter competere anche con la Capolista ASD. Qual è la cosa che però in questa partita l’ha colpita di più?

Innanzitutto la correttezza in campo, perché abbiamo capito che è importante rispettare le decisioni dell’arbitro, anche quando, come capitato nelle partite precedenti, queste sono andate a nostro sfavore. Faccio l’esempio di Herdonia, dove è stato quasi surreale terminare la gara 8 contro 7, quasi fosse una partita di calcetto. Facciamo tanti sforzi economici e sacrifici di ogni genere per far sì che lo sport vada avanti, ma si vede che queste categorie sono un po’ trascurate, perché in campo ci sarebbe bisogno di arbitri più esperti e non di ragazzini.

Si è giocato però in un clima surreale, con la Polisportiva colpita da un lutto. Una gara che sentivate molto e che avete giocato anche senza mister Radatti e Cursio in panchina. Come avete preparato la gara e soprattutto, come avete reagito a questa triste notizia.

Abbiamo caricato ugualmente i calciatori dicendo loro di pensare a giocare a calcio. Così facendo abbiamo dimostrato di saperlo fare, giocandoci la nostra partita avanti di un gol fino a pochissimi minuti dalla fine. Tutto questo a prescindere da quello che è successo, che preferisco tenerlo nel mio cuore, perché Angelo era e resta per noi un grande amico….Ciao Angelo….

Oggi possiamo dire che ha vinto il calcio e lo sport sammarchese. E che questa città, grazie anche alle due dirigenze, ha dimostrato di poter e di saper fare calcio?

Noi ci abbiamo messo la faccia perché per noi la città non è solo politica o divertimento. Noi vogliamo che questo paese cresca perché crediamo a San Marco in Lamis. Io personalmente sono uno di quelli che ha deciso di vivere qui e voglio vivere bene. Quindi, automaticamente, per me lo sport ed eventi come quello di oggi, non possono essere trascurati. Ci fa piacere che la gente ci segua. Sia io che Tommaso, a cui faccio i complimenti, abbiamo avuto una grande soddisfazione di vedere la gente divertirsi, che è il nostro interesse.

 

 

laquis

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