Anche il campionato di Eccellenza ha il suo portiere-bomber. Stiamo parlando, ovviamente, di Andrea Caroppo dell’Otranto. Il portiere, classe 1990 in forza alla squadra di mister Salvadore, si è reso protagonista del gol che ha portato in vantaggio la compagine salentina in quel di Avetrana.
Scocca il minuto trentanove della gara Avetrana-Otranto giocata al campo “Valentino Mazzola” e la formazione idruntina ottiene una punizione dal limite dell’area di rigore. Posizione centrale, ideale per un dieci o per un calciatore di fantasia ma, a sorpresa, si presenta sul punto di battuta il numero 1 leccese Andrea Caroppo che con un tiro di potenza batte imparabilmente il suo collega tarantino. La gara si concluderà poi, 1-1, ma negli archivi rimarrà il gol del portiere. Lo stesso mister salentino Salvadore conferma che è uno schema studiato in allenamento: “Si, è una situazione studiata in allenamento su posizioni prestabilite. Sfruttiamo il suo calcio ovviamente prendendoci i dovuti rischi del caso”.
Il fatto che i portieri vadano spesso a segno è una tradizione tutt’altro che europea ma è molto diffusa in Sudamerica. Tra tutti i portieri-goleador spiccano sicuramente sugli altri il paraguayano Josè Luis Chilavert e il brasiliano Rogerio Ceni. I due portieri hanno si sono distinti per i tantissimi gol siglati che, nel caso del portiere ex San Paolo, hanno superato da tempo i 100 gol messi a segno.
In Italia abbiamo esempi di portieri che sono andati a segno ma più che altro in mischia oppure su calci piazzati nei minuti di recupero. Alcuni allenatori quando la propria squadra sta perdendo o pareggiando mandano in avanti il proprio numero 1 per sfruttare la sua altezza e le sue doti di elevazione. E’ il caso di Massimo Taibi, ad esempio, che in un Reggina-Udinese degli anni 2000 evitò la sconfitta ai calabresi con un grandissimo colpo di testa. Più recente, il gol di Marco Amelia del Livorno in una gara di Coppa Uefa a Belgrado contro il Partizan e anche qui erano i minuti finali e il portiere romano, di testa, regalò il pareggio alla formazione labronica.
Insomma, è fondamentale avere un portiere che pari e che neghi i gol agli avversari ma avere un portiere in grado, lui stesso, di andare a segno è indubbiamente una risorsa da sfruttare con attenzione visto che si può rivelare un arma a doppio taglio (vedi porta lasciata incustodita…).
ANTONIO GENCHI
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