Un Bari versione Penelope fa e disfa. Col Frosinone arriva la terza sconfitta consecutiva

Un Bari versione Penelope fa e disfa. Col Frosinone arriva la terza sconfitta consecutiva

Bari come Penelope. Riprendendo l’epica “Odissea” di Omero, il Bari di Fabio Grosso ricorda molto Penelope che, per sfuggire alle avances dei Proci, di giorno tesseva la tela e di notte la disfaceva.

Contro il Frosinone, i galletti sono stati capaci di alternare momenti di puro harakiri a momenti di reazione. I numeri, comunque, dicono di un 3-2 che costringe i biancorossi al terzo stop di fila e una classifica che inizia a piangere.

Sorpresa iniziale per l’esclusione dall’undici titolare di Fiamozzi a cui viene preferito il ritrovato Cassani. In attacco Floro Flores vince il ballottaggio con Nenè e viene affiancato da Improta e Brienza. Di contro, Moreno Longo conferma per il suo Frosinone la formazione prevista alla vigilia.

Inizia il match ed il Bari va subito sotto. Corre il 5′ quando su un innocuo cross dalla destra, Cassani si “inventa” una palombella di testa che non da scampo a Micai. Pessimo l’inizio dell’esperto terzino piemontese che ritrovava una maglia da titolare dopo diversi mesi.

Ma come ogni Penelope che si rispetti il Bari distrugge ma è anche in grado di costruire. Passano dieci minuti ed i galletti pervengono al pareggio con Improta dopo una splendida azione.

I biancorossi prendono coraggio e si conquistano, con Tello, un calcio di rigore che ancora Improta trasforma per il 2-1 pugliese.

Festa biancorossa che, però, dura solo un minuto: Maiello ci prova con un tiro debole, Micai respinge male e serve un assist involontario a bomber Ciofani che insacca comodamente.

Bari che prova a rimettere la freccia del sorpasso ma si scontra contro un super Bardi che nega il nuovo vantaggio prima a Brienza e poi a Floro Flores e Busellato. Primo tempo che si chiude sul 2-2

La ripresa si apre con ritmi più blandi ma al primo vero affondo, i ciociari trovano il terzo gol. Stavolta è Sammarco ad approfittare dell’addormentata difesa barese con un Micai non esente da colpe.

Tris che scuote i galletti che ci provano con molta confusione. Entrano anche Nenè e Cissè ma il risultato non cambia ed il Frosinone può esultare per i tre punti.

Le sconfitte consecutive adesso salgono a tre ed è tempo per i primissimi giudizi. Il Bari anche al “Partenio” ha dimostrato quali sono i suoi pro e i suoi contro. La squadra gioca un calcio a tratti anche piacevole, costruisce palle gol ed è spesso padrone del campo. Discorso che cambia radicalmente quando sono gli avversari ad avere il pallone tra i piedi con i galletti che appaiono difensivamente in difficoltà. Oggi, inoltre, agli errori di reparto (che non ci sono stati), ci sono stati degli errori singoli da matita blu.

Sul banco degli imputati (seppure solo alla quarta giornata) sale Fabio Grosso che sembra incapace di dare una solidità difensiva alla retroguardia biancorossa. Oggi ha esordito Gyomber che ha ben figurato e, martedì con la Cremonese, potrebbe essere riproposto. Insieme al tecnico, anche Alessandro Micai è tra i flop del “Partenio”: il portiere mantovano in queste prime gare è stato poco determinante con otto gol sul groppone nelle ultime tre uscite.

Urge fare ammenda degli errori velocemente perchè, come detto, martedì si torna in campo contro la Cremonese nel turno infrasettimanale al “San Nicola”. Contro i grigio-rossi, già battuti in Coppa Italia, serve una prova diversa e soprattutto punti, quelli che il Bari sta perdendo in queste settimane.

FROSINONE – BARI 3-2

FROSINONE: Bardi, Ariaudo, Krajnc, Terranova, M.Ciofani, Maiello, Sammarco, Gori, Crivello, Ciofani, Ciano.

BARI: Micai, Cassani, Marrone, Gyomber, D’Elia, Basha, Tello, Busellato, Improta, Floro Flores, Brienza.

ANTONIO GENCHI

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Antonio Genchi

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