Bisceglie ancora sconfitto e contestato: 1-2 per la Reggina

Bisceglie ancora sconfitto e contestato: 1-2 per la Reggina

Allo stadio “Gustavo Ventura” avrebbero dovuto esserci delle liete sonorità per uno scontro diretto che sapeva di salvezza matematica; eppure i suoni uditi in tutta la città sono rappresentati dai fischi dei tifosi delusi dell’ottava partita senza sconfitte del Bisceglie Calcio. Un blitz importante per la Reggina, la quale ha lanciato il colpo di coda per la permanenza in serie C senza passare dalle forche caudine dei playout.

Non è cambiato nulla tra le fila dei biscegliesi, su cui mister Gianfranco Mancini non ha apportato modifiche rispetto alla debacle di sette giorni fa a Monopoli: ordinario 3-5-2 con difesa composta dai centrali Russo-Petta-Markic, con Montinaro e Giron in fase di assalto nella fase nevralgica a sostegno dei tornanti Risolo e Dentello Azzi e del metodista Toskic ed il tandem offensivo D’Ursi-Dentello Azzi. Fra gli ospiti out Bianchimano e Mezavilla con il duo avanzato Sciamanna-Sparacello sostenuto dalle incursioni di Hadiozsmanovic e Marino.

Bisceglie subito pericoloso e vicino al gol già al quarto con il cross a campanile di Dentello Azzi la cui traiettoria ha ingannato il portiere finendo sul palo più lontano.

All’ottavo ancora i nerazzurro stellati temibili con Eugenio D’Ursi che, favorito dallo svarione del diretto marcatore, ha provato rasoterra in diagonale trovando l’opposizione di Cucchietti in corner.

Nonostante la buona prova offerta nel primo quarto d’ora da Petta e soci è la formazione amaranto a passare in vantaggio con Jacopo Sciamanna il quale ha approfittato della ribattuta corta di Vassallo sul tiro di Hadiosmanovic per avventarsi sotto rete e siglare a porta ampiamente sguarnita: errore di valutazione della retroguardia locale trovatasi in inferiorità numerica per l’occasione.

Neppure il tempo di esultare che è subito giunto il botta e risposta dei biscegliesi con Andrea Risolo, abile a tirare fuori il coniglio dal cilindro dei venticinque metri su prezioso suggerimento filtrante di Giron dalla sinistra.

Reazione calabrese due minuti più tardi con la progressione di Marino entrato in area il quale viene anticipato da uno stoico capitan Petta. Alla mezz’ora puntata di D’Ursi dalla sinistra con il tiro insidioso partito dal vertice alto dell’area; Cucchietti ha sfiorato in angolo proteggendo il primo palo.

Al trentaseiesimo nuova sgroppata di Giron dalla sinistra e cross per Montinaro che tutto solo ha fallito il controllo della sfera appoggiandola al portiere. La Reggina è tornata in vantaggio dopo un giro di lancette sugli sviluppi del corner di La Camera: Pasqualoni ha svettato più di tutti ed ha anticipato Markic depositando il pallone nell’angolo dove Vassallo non poteva arrivare. Gli amaranto hanno cercato di mettere poi in ghiaccio la sfida con l’esterno destro di prima intenzione di Marino; nonostante la lunga distanza e la pericolosità dell’azione Vassallo è stato attento a bloccare.

Nella ripresa il Bisceglie è rientrato carico dopo le strigliate del tecnico di Polignano a mare mettendo alle corde il club guidato da Agenore Maurizi: al cinquantesimo tentativo di testa di Toni Markic sugli sviluppi dell’angolo battuto da Vrdoljak ma la palla è schiacciata troppo verso il balzo rimbalzando oltre la traversa. Ancora gli ospitanti con Petta che ha raccolto il lungo calcio di punizione di Vrdoljak tentando la girata a sorpresa, fuori misura.

All’ora di gioco importante chance per pareggiare per i padroni di casa con Dentello Azzi che ha provato d’interno sinistro neutralizzato da Cucchietti; sulla ribattuta Montinaro tutto solo e a porta vuota ha mandato il cuoio alle stelle per la disperazione degli ottocento spettatori circa accorsi all’impianto di Carrara Salsello.

Al minuto sessantacinque avvicendamento Russo-Ayina per i nerazzurri con arretramento di Giron in difesa per una strategia di contenimento ed assalto. Tattica che ha portato comunque sbilanciamenti eccessivi come al sessantanovesimo in cui Provenzano ha scaricato il proprio destro dal limite dell’area di rigore sfiorando il palo alla sinistra del baluardo biscegliese.

Incredibile occasione per i viaggianti alla mezz’ora della ripresa con il tiro cross di Provenzano dalla sinistra il quale ha oltrepassato tutto lo specchio della porta trovando tutto solo il subentrato Tulissi, scivolato a terra prima di concludere. Il Bisceglie non è rimasto a guardare e al settantottesimo minuto ha sfiorato il pareggio con il colpo d’esterno sinistro di Jovanovic, su rasoiata di Ayina, rigettata d’istinto dal portiere e con la seguente acrobazia di D’Ursi a mezza altezza con sfera sorvolante la traversa.

Assalto Bisceglie due minuti dal termine del tempo regolamentare con Cucchietti impegnato agli straordinari deviando con un colpo di reni il siluro di Ayina dal limite dell’area. Nel primo dei quattro minuti di recupero presunto rigore non concesso al Bisceglie a causa di un tocco di mani in mischia di Gatti. L’arbitro ha lasciato proseguire fino al termine di una sfida che ha comportato un ormai consolidato addio ai playoff.

BISCEGLIE-REGGINA 1-2

Bisceglie (3-5-2): 12 Vassallo, 3 Russo (dal 64° 14 Ayina), 5 Petta, 7 D’Ursi, 9 Jovanovic (dall’80° 16 Prezioso), 10 Toskic (dal 24° 19 Vrdoljak), 13 Giron, 17 Montinaro (dall’80° 23 Migliavacca), 21 Risolo, 24 Markic, 25 Dentello Azzi. Allenatore: Gianfranco Mancini. A disposizione: 1 Crispino, 2 Colella, 4 Diallo, 6 Jurkic, 11 D’Ancora, 26 Spedaliere, 27 Messina.
Reggina (3-5-2): 22 Cucchietti, 2 Pasqualoni, 3 Ferrani, 5 Laezza, 11 Armeno (dal 72° 4 Gatti), 14 Marino, 16 Giuffrida (dal 64° 10 Provenzano), 19 Sparacello, 21 Sciamanna (dal 58° 7 Tulissi), 27 La Camera, 30 Hadziosmanovic. Allenatore: Agenore Maurizi. A disposizione: 1 Licastro, 6 Fortunato, 13 Auriletto, 20 Bezziccheri, 23 Franchi, 24 Amato, 25 Condemi, 32 Samb.
Arbitro: Daniele De Remigis di Teramo.
Assistenti: Giuseppe Macaddino di Pesaro e Francesca Di Monte di Chieti.
Reti: 20° Sciamanna, 22° Risolo, 38° Pasqualoni.
Note: spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti: La Camera (45°), Sciamanna (51°), Vrdoljak (54°), Markic (62°). Calci d’angolo: 8-4.
Cambi di modulo: nessuno.

Bartolomeo Pasquale (photo credit: Emmanuele Mastrodonato)
Bartolomeo Pasquale

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