Il Bari rialza la cresta. Antenucci e Simeri abbattono il Catanzaro

Il Bari rialza la cresta. Antenucci e Simeri abbattono il Catanzaro

Dopo la brutta sconfitta di Francavilla, il Bari rialza la cresta e batte nel big match della 12esima giornata il Catanzaro per 2-1. Al San Nicola, davanti a circa 8000 spettatori, i biancorossi consolidano il primo posto allungando il passo nei confronti della formazione di Calabro. Sugli scudi, quest’oggi, gli attaccanti con i gol di Antenucci e Simeri intervallati dal momentaneo pareggio dell’ex Pietro Cianci.

Mignani lascia fuori D’Errico e Cheddira rilanciando dal primo minuto Raffaele Bianco davanti alla difesa e optando per la coppia offensiva Simeri-Antenucci. In difesa Pucino è preferito a Belli sull’out destro mentre al centro Gigliotti vince il ballottaggio con Daniele Celiento. Di contro, i calabresi si presentano in formazione tipo con il recuperato Rolando a destra e il tandem Carlini-Bombagi ad accendere l’ariete Cianci.

In un clima più da maggio/giugno che da fine ottobre, le squadre danno vita ad un match spigoloso. Si capirà subito l’importanza del match e del perchè Bari e Catanzaro occupano i primi due posti della classifica. Il signor Rutella di Enna, arbitro del match, si affida troppo al cartellino giallo per tenere il match in pugno con vagonate di ammoniti, soprattutto tra le fila di casa. Il Bari inizia bene con Mallamo che in un paio di occasioni si fa vedere dalle parti di Branduani. Al 15esimo primo squillo del match: la formazione biancorossa recupera palla, Botta innesca Simeri che spara fuori graziando gli ospiti. Ma l’appuntamento con il gol è rinviato di poco: al 19esimo palla in mezzo dalla destra e Antenucci si coordina per una meravigliosa sforbiciata che si insacca in rete. Bari in vantaggio e dedica all’amico Di Cesare, infortunatosi gravemente. La gara prosegue nervosa con l’arbitro che appare in difficoltà. Il Bari perde Maita per un infortunio muscolare (entra D’Errico) mentre qualche minuto più tardi è Rolando ad alzare bandiera bianca tra i calabresi. Al 41esimo il classico gol dell’ex: Verna libera Cianci a tu per tu con Frattali con il puntero barivecchiano che insacca di sinistro. Per il 99 giallorosso non esultanza e “scuse” verso la curva barese. Chi si aspetta di andare negli spogliatoi sul pareggio resta deluso: corre il secondo dei tre minuti di recupero quando un errore grossolano della difesa ospite libera Simeri che batte Branduani, nonostante il tocco del portiere ospite. 2-1 ed esultanza del galletto biancorosso sotto la Curva Nord.

La ripresa si apre con un super Frattali a negare il gol all’ex Teramo Bombagi poi sulla respinta bravo Terranova ad opporsi al tap-in di Cianci. Il Catanzaro preme alla ricerca del pareggio con Calabro che inserisce Vazquez per trovare il guizzo giusto. Bari ordinato e pronto a pungere in contropiede con l’innesto di Walid Cheddira. Proprio l’11 barese avrebbe l’occasione di chiudere il match ma anzichè tirare di prima cerca un dribbling in area ma si allunga la palla al momento clou. 5 minuti di recupero con l’ultimo brivido proprio sul gong: lancio lungo con Vandeputte che entra in area ma, sbilanciato da Pucino, mette fuori graziando Frattali e facendo calare i titoli di coda sul match. 2-1 per il Bari che vola a +7 in classifica sulla formazione giallorossa.

Segnale fondamentale che i biancorossi lanciano al resto del campionato. Una prestazione gagliarda e una vittoria preziosa mettono in soffitta l’amara sconfitta di Francavilla con il Bari che si rilancia prepotentemente. Buona, anche, la prova degli ospiti: la squadra di Calabro se l’è giocata fino all’ultimo e ha dimostrato di poter essere una delle pretendenti al salto di categoria.

Bari (4-3-1-2): Frattali; Pucino, Terranova, Gigliotti, Ricci; Maita, Bianco, Mallamo; Botta; Antenucci; Simeri. All. Mignani

Panchina: Polverino, Plitko, Celiento, Cheddira, D’Errico, Citro, Lollo, Di Gennaro, Mazzotta, Belli, Scavone, Paponi

Catanzaro (3-5-2): Branduani; Martinelli, Fazio, Scognamillo; Rolando, Welbeck, Verna, Carlini, Vandeputte; Bombagi, Cianci. All. Calabro

Antonio Genchi

Antonio Genchi

I commenti sono chiusi