A fine gara bordata di fischi del pubblico presente al Miramare, nessun saluto della Curva Sud alla squadra che disputa una delle peggiori partite stagionali. Ora gli spettri dei playout si riavvicinano pericolosamente, e nemmeno due grosse ingenuità degli ospiti sanzionati con altrettanti rigori bastano ad evitare una sconfitta devastante.
Salviamo solo i primi 20-25 minuti, poi il buio totale. Nel primo quarto di gara la squadra è viva, veloce e con la voglia di vincere. Ma l’errore madornale prima di Carminati e i due mancati stop facili facili di Del Prete dopo consegnano la misera dote di una lunghezza di vantaggio.
L’imbarazzante difesa ospite ed il quasi tracollo si trasformano quasi per incanto per gentile concessione del Manfredonia in coraggio, intraprendenza e rispolvero ex campioni come Di Gennaro (ancora una doppietta per lui su questo campo).
Se il 4-2-3-1 piace e funziona nel primo quarto, non altrettanto per i restanti tre quarti. Romito e Gentile non possono reggere da soli il centrocampo, Carminati è evanescente, Del Prete evapora, Coccia mai pervenuto e pertanto il solo La Porta deve sostenere l’azione offensiva dal centrocampo in avanti. Ebbene sì, poiché al Donia manca un play (eh Pollidori!) il generosissimo La Porta è costretto a fungere da play avanzato, ruolo dispendioso però.
Non convince il doppio cambio con D’Ambrosio e De Rita per Coccia e Del Prete.
Al primo viene chiesto di affiancare Gentile in mezzo, al secondo di rimpiazzare Coccia a destra.
Romito è chiamato a fare il play avanzato e La Porta avanzato a finto centravanti (come Di Pinto l’anno scorso).
Ma al di là di questi spostamenti, certo la panchina non offre una ricca scelta, è l’atteggiamento della squadra che delude tutti: molle e con continui cali di attenzione ed intensità. Una volta c’era l’attaccamento alla maglia…nessuno ha sudato la maglia oggi.
Quindi, in conclusione, la società è esortata a “strigliare” i suoi tesserati e a pretendere sin da domenica prossima un’inversione di rotta a tutti i costi.
Ovviamente nella consapevolezza che lo squadrone dell’anno scorso è sempre più un ricordo sbiadito…
Manfredonia (4-2-3-1): Maggi;,Palumbo, Monti (83′ Compierchio), Corbo, Esposito, Gentile, Romito, Coccia (63′ D’Ambrosio), La Porta, Carminati, Del Prete (63′ De Rita).
A disp: De Gennaro, Balestrieri, Casciani, Quitadamo, Totaro, Stoppiello. All.:Cinque
Real Metapontino (4-3-3): Pentimone, Semerano, Maglione, Caridi, Cati; Fiorentino, Iennaco, Orlando, Partipilo (60′ Di Senso (93′ Lorusso), De Tommaso (88′ Cadaleta), Di Gennaro.
A disp: Marino, Marchesano, Grippo, Borgermino, Cirigliano, Gallitelli. All.:Catalano
Marcatori: 6’ Del Prete, 42’ e 72’ Di Gennaro, 67’ La Porta (rig.), 80’ Di Senso
Arbitro: Sig. Paterna di Teramo
Assistenti: Mittica e gregorio di Bari
Ammoniti: Esposito, Carminati, Cati, Di Gennaro e Orlando
Espulsi: nessuno
Note: Omaggio della Curva Sud a Pasquale Cotugno prima del match; presenti circa 1000 spettatori; corners: 8-0; recuperi: 0’+4’+1’
Stefano Favale
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