ESCLUSIVA – Savino Daleno: “Bei ricordi col Barletta? Un gol a Brindisi ed il ripescaggio. Dirito farà almeno 15 gol e sul Manzi…”

ESCLUSIVA – Savino Daleno: “Bei ricordi col Barletta? Un gol a Brindisi ed il ripescaggio. Dirito farà almeno 15 gol e sul Manzi…”

Il campionato di Eccellenza pugliese annovera, tra le sue protagoniste, il Barletta. La società biancorossa è una delle candidate più accreditate al salto di categoria ma l’inizio di stagione non è stato dei più esaltanti. In Coppa Italia di categoria la squadra di Francesco Bitetto ha superato con qualche difficoltà il turno con il Vieste mentre in campionato Sguera e compagni sono leggermente attardati rispetto alle primissime posizioni.

All’indomani del pareggio ottenuto in casa contro il Team Altamura, abbiamo voluto sentire uno che conosce il Barletta e l’ambiente barlettano come le sue tasche ossia Savino Daleno. In esclusiva ai microfoni di calciowebpuglia, abbiamo sentito l’ex capitano biancorosso in merito all’andamento e ai problemi che sta attraversando il “suo” Barletta cercando di capire eventuali soluzioni.

Il Barletta di La Cava prima e poi di Bitetto è partito col chiaro intento di vincere questo campionato di Eccellenza. I biancorossi, però, sono attardati di qualche punto rispetto alle primissime: dove può arrivare questo Barletta? Può vincere il torneo o vedi squadre più attrezzate?

Sicuramente il Barletta è attrezzato per poter vincere il campionato. E’ ovvio che, insieme biancorossi, ci sono Altamura, Cerignola, Casarano e Bitonto che lotteranno per le prime posizioni. E’ chiaro, inoltre, che da barlettano mi auguro che alla fine sia proprio la squadra della mia città a spuntarla.

Hai giocato tanti anni nel Barletta, la squadra della tua città. Se ti chiedessi un ricordo, il primo che ti viene in mente o magari quello a cui sei più legato?

I ricordi sono tanti, legati ad una maglia che ho sempre ritenuto una seconda pelle. Credo che ai primi posti metterei la rete realizzata a Brindisi sotto ad una curva stracolma di tifosi barlettani. Un altro bel momento è stato il ripescaggio nei professionisti dopo tanti anni di inferno nei campionati dilettantistici.

Torniamo al Barletta attuale. La squadra, da esterno, sembra fatta di tanti buoni giocatori ma non sembra avere il trascinatore, il giocatore che nei momenti di difficoltà carica gli altri e li porta alla vittoria. Come giudichi questa mancanza di un vero e proprio leader?

E’ una domanda alla quale è difficile dare una risposta. Non faccio parte della squadra, non vivo lo spogliatoio e quindi non ho elementi per rispondere razionalmente. Credo, però, che giocatori come Ola, Di Giorgio e Mignogna hanno tutte le caratteristiche per ricoprire questo ruolo.

Uno dei possibili giocatori che potrebbero prendere questo ruolo è Nicolas Dirito ma l’attaccante argentino non sta segnando come i tifosi si aspettano. Oltre ai limiti del “delantero” barlettano, sbaglio se dico che la squadra non lo supporta a dovere e magari è circondato da “solisti” come possono essere magari Loiodice e Mignogna?

Dirito è uno dei migliori attaccanti della categoria e non solo. Statene certi che anche quest’anno riuscirà a mettere a segno almeno 15 reti. Non credo che non venga supportato dai compagni; stiamo parlando di gente come Pellecchia, Loiodice, Sguera e Mignogna elementi al fianco dei quali qualsiasi attaccante vorrebbe giocare. Vedrete, con il tempo, che Dirito e la squadra daranno i frutti che tutti sì aspettano.

Come giudichi Francesco Bitetto e il lavoro sin qui svolto dall’ex allenatore dell’Unione Calcio Bisceglie?

Conosco Bitetto con il quale ho anche giocato e credo che stia lavorando piuttosto bene. Non dimentichiamoci che ha preso una squadra non costruita da lui. Con il tempo, le cose si aggiusteranno anche se il tempo non è un buon alleato per il tecnico in questo sport. A qualsiasi livello se non arrivano i risultati le cose si complicano ma sono sicuro che il Barletta sarà protagonista fino al termine della stagione.

Chiusura doverosa sulla situazione stadio: ti sei espresso sul fatto che il Manzi è inadeguato ad ospitare una squadra come il Barletta. Con lo scorrere delle giornate, sei rimasto della stessa idea o no?

Sul Manzi c’è poco da aggiungere. Una città come Barletta non può avere un impianto del genere; è vergognoso per i cittadini e per chi vuole fare calcio. Il mio augurio è che questa situazione si risolva in fretta e che non faccia passare la voglia e la passione a questa società e a chi vorrà in futuro fare calcio in questa città.

ANTONIO GENCHI 

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Antonio Genchi

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