Il Bari di Stefano Colantuono era chiamato a dare un segnale alle rivali cancellando la vergognosa prova offerta a Trapani sabato scorso con un perentorio 4-0 a favore dei siciliani. Il compito riesce a metà con i galletti che giocano una buona partita nel complesso contro il Novara ma raccolgono il misero punticino, frutto dello 0-0 finale.
Tante le assenze per Colantuono col tecnico romano che, tra infortunati ed impegni delle nazionali, deve fare a meno di mezza squadra (Ivan, Macek, Raicevic, Greco, Suagher per citarne qualcuno). Il 3-4-3 visto, con alterne fortune, contro Frosinone e Trapani viene messo in soffitta a favore del collaudato 4-3-3. A centrocampo c’è il ritorno di Marco Romizi con Fedele e Salzano mentre le chiavi dell’attacco sono affidate a Floro Flores, sostenuto dalla classe e dalle giocate di Brienza e Galano. L’inizio è rabbioso con il Bari che si fionda subito all’attacco e mette alle corde il Novara: al 4° minuto, la prima occasione è di marca barese con Floro Flores che ha sui piedi la palla del vantaggio ma, sul più bello, tira troppo centralmente per impensierire Da Costa. Il Bari, versione casalinga, è padrone del campo e coglie due legni: il primo con Brienza che scocca un tiro a pelo d’erba che sbatte sul palo e un minuto dopo con uno schema su angolo che porta al tiro Fedele ma il tiro del mediano svizzero sbatte sulla base del palo. Il Novara si chiude e prova a contenere il Bari che però costruisce ancora una ghiotta azione con Floro Flores che ci prova in sforbiciata ma niente da fare. Al 29esimo episodio dubbio in area piemontese: Floro Flores entra in contatto con Mantovani ma l’arbitro Pasqua lascia correre. I tre davanti costruiscono ma mancano di cinismo: in chiusura di tempo è Floro Flores a saltare il portiere e mettere in mezzo ma Brienza spara alto. La ripresa si apre come era finito il primo tempo con il Bari a caccia del vantaggio: prima ci prova Salzano poi è Floro Flores ad avere il match ball ma a tu per tu col portiere mette fuori. Il Novara capisce l’andazzo e chiude ogni varco mandando il Bari in difficoltà: i biancorossi non riescono a trovare lo spunto giusto e in pieno recupero rischiano grosso su un tiro a giro di un attaccante novarese che si spegne di poco fuori. 0-0 e squadra che esce in un mix di applausi e fischi.
Bisognava cancellare l’apatia di Trapani e la missione può ritenersi compiuta. La squadra lotta, si impegna, costruisce tanto ma non finalizza. Quest’oggi è inutile negarlo ma i biancorossi avrebbero meritato la vittoria ma è stato bravo e fortunato il Novara a portar via questo prezioso 0-0. I rimpianti aumentano se si pensa alla classifica: con i tre punti, il Bari avrebbe scavalcato Perugia, Cittadella e Benevento in un colpo solo ma questo maxi-sorpasso resta solo un illusione. Come spiegare allora questo mancato successo? I punti salienti sono tre: 1) tante occasioni non sfruttate a dovere, 2) tanti giocatori che hanno finito la gara con i crampi e la stanchezza si sa è cattiva consigliera quando devi correre per andare a vincere una gara ed infine 3) il centrocampo visto oggi. Mancava Basha, impegnato con la sua Albania, e si è visto: l’ex toro è l’unico capace di prendere in mano la bacchetta da direttore d’orchestra e dirigere le operazioni. Contro una squadra che ha badato a coprirsi, tre “cagnacci” come Salzano, Fedele e Romizi sono troppi e mancavano piedi buoni. Quando Colantuono ha inserito Parigini e Maniero è mancato il reparto che fornisse loro i palloni con tantissimi fraseggi sterili. Da aggiungere, a tutto questo, anche il momento no di Floro Flores: la punta napoletana, dopo il suo arrivo dal Chievo, aveva una media realizzativa da killer ma sono diverse gare dove non segna e prova delle giocate troppo complicate che vengono bloccate dagli avversari. Sabato impegno a Vercelli contro un avversario abbordabile ma che gioca su un campo sintetico…Bari, hai imparato la lezione?
BARI: Micai, Sabelli, Tonucci, Capradossi, Daprelà, Romizi, Fedele, Salzano, Brienza, Galano, Floro Flores.
NOVARA: Da Costa, Lancini, Troest, Mantovani, Chiosa, Casarini, Cinelli, Orlandi, Kupisz, Macheda, Sansone.
ARBITRO: Pasqua di Tivoli
ANTONIO GENCHI
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