Manfredonia – Gelbison 2-0 <br /> Padroni di casa in scioltezza

Manfredonia – Gelbison 2-0
Padroni di casa in scioltezza

Antonio La Porta

Il Manfredonia liquida la pratica Gelbison con una rete per tempo, analizziamo il match…
Al cospetto di un pubblico meno numeroso del solito, nonostante il posticipo, i ragazzi di Vadacca eseguono alla perfezione il compito assegnatogli.
All’ingresso in campo spunta uno striscione nella Curva Sud che recita testualmente: “il Manfredonia non doveva ripartire da Sdanga e Di Toro ma da Ivan Romito” con chiara allusione alla grande delusione della mancata riconferma dell’ormai ex capitano.
Ma analizziamo il match in maniera analitica:
Vadacca, orfano di Vergori, schiera il 3-4-2-1 con Molenda e La Porta a sostegno di Del Prete. In difesa spicca Rizzi centrale, a centrocampo i due centrali sono gli omonimi Gentile. La Gelbison replica con un audace 4-3-3 ma solo sulla carta, in campo è assai timido.
I sipontini partono bene imponendo ritmi insostenibili agli avversari per i primi 10′, con corsa e raddoppi sul portatore di palla avversario. Bene il movimento senza palla, meno la lucidità negli ultimi 16 metri ed alcune preoccupanti amnesie difensive al centro della difesa.
Al 6′ è Claudio Gentile a sferrare un gran destro dal limite che però termina la sua corsa sopra la traversa. Al 12′ ci prova Sorrentino sfiorando il sette alla destra di Addario.
La Gelbison guadagna metri e sembra arginare le sfuriate dei biancocelesti, la gara è ora equilibrata.
Al 22′ brivido…Monzo “spara” altissimo un rigore in movimento, sugli sviluppi di un corner.
Al 32′ la prodezza di La Porta: trova il corridoio giusto prima di scagliare un bolide di rara precisione che si insacca all’incrocio dei pali.
La Gelbison viene scossa dalla rete subìta e reagisce con personalità, costringendo i sipontini a difendersi sino al termine del primo tempo.
Al 40′ rossoblu vicinissimi al pari: per due volte il Donia si salva sulla linea nel corso della stessa azione, incredibili gli errori di mira.
La gara dura solo fino al 3′ della ripresa: La Porta galoppa sulla sinistra, si accentra e crossa al centro per il liberissimo Claudio Gentile che trafigge Spicuzza. Il 2-0 “taglia” le gambe ai campani, incapaci di reagire e in balìa degli avversari che solo per imprecisione non infliggono un passivo ancora più pesante.
Vadacca schiera ora la difesa a 4 e mette in cassaforte il risultato, lasciando il pallino del gioco agli ospiti spenti ed affidandosi alle ripartenze.
Sorrentino commette un fallo di frustrazione su Palumbo e finisce anzitempo sotto la doccia, comunque al 90′.
Il Donia supera l’esame Gelbison con grinta ed aggressività. Episodi favorevoli nel primo tempo, infatti è da rivedere la difesa e c’è da migliorare in zona tiro. Gelbison sprecona e molle, rimandata.

Manfredonia (3-4-2-1): Addario, Palumbo, Rizzi, Gentile C., Fiore, Coccia, Basta, Gentile A., Del Prete (92’ Simonetti), la Porta, Molenda (55’ Ricucci) A disposizione: Barcellona, Forte, De Vita, Vairo, Stajano, Totaro, Scippo. All.: Vadacca

Gelbison (4-3-3): Spicuzza, Gala, Consiglio, Manzillo (67’ Santonicola), Cacace, Crisquolo (53’ Marchesano), Iorio, Tricarico, Varriale, Sorrentino, Monzo (53’ Sica) A disposizione: Peschechera, Di Filippo, Maiese, Marmoro, Bovi, Serone. All. Logarzo

Marcatori: 32’ La Porta, 48’ Gentile C.
Arbitro: Sig. Rossetti di Ancona
Assistenti: Viola e Perrelli di Isernia
Ammoniti: Palumbo, Del Prete, La Porta, Cacace, Sorrentino
Espulsi: Sorrentino (rosso diretto)
Note: presenti circa 800 spettatori; corners: 4-4; recuperi: 2’+5’

Stefano_favale

Presentatore di programmi sportivi televisi. Ideatore ed organizzatore del Gran Galà dello Sport di Manfredonia dal 2013.

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