Manfredonia, un calcio alla crisi o ribaltone?

Manfredonia, un calcio alla crisi o ribaltone?

Le difficoltà economiche che attanagliano buona parte delle società dilettantistiche (e non solo) rispecchiano un generale disinteresse intorno al mondo del pallone a questi livelli.
I tempi in cui il calcio dilettantistico era una mera passione da condividere con la gente, che affollava gli spalti, sono ormai ricordi sbiaditi.
Il calcio moderno è un’azienda, laddove latita un’attenta programmazione inevitabilmente i risultati scarseggiano.
Non si sottrae a questa regola il Manfredonia, puntualmente in “apnea” per promesse disattese, budget sforato e programmazione a breve termine.
Ecco quindi avvicinarsi puntuale il tormentone estivo: riuscirà l’attuale dirigenza a superare le attuali difficoltà? riuscirà ad iscrivere la squadra al prossimo campionato?
La gente è preoccupata, la delusione per la mancata iscrizione del 2010 è ancora una ferita aperta e pertanto alcune voci accrediterebbero una nuova cordata di imprenditori pronta a fare da “salvagente”.

Sarà vero? [adinserter block=”2″]

Nell’imminenza occorre conquistare sul campo la salvezza, poi da maggio inizierà una nuova telenovela sul chiacchierato ribaltone societario. Manfredonia è una piazza importante, afflitta però da quel disinteresse di cui accennavamo prima.
La ricetta? è molto semplice: dirigenza appassionata (attuale o nuova che sia), programmazione a medio termine con budget predefinito, valorizzazione dei giovani, attenta e parsimoniosa costruzione della rosa. E’ evidente come lo staff tecnico abbia un peso rilevante nel buon esito di un progetto, se opportunamente finanziato dalla società.
Il disinteresse dei tifosi improvvisamente si trasformerà in entusiasmo e ritrovato spirito di appartenenza, Cerignola docet.

Stefano Favale

Stefano_favale

Presentatore di programmi sportivi televisi. Ideatore ed organizzatore del Gran Galà dello Sport di Manfredonia dal 2013.

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