Bari, dopo l’umiliazione di Trapani serve rialzarsi. Col Novara servirà una prova da uomini, prima che da calciatori

Bari, dopo l’umiliazione di Trapani serve rialzarsi. Col Novara servirà una prova da uomini, prima che da calciatori

La sconfitta per 4-0 rimediata a Trapani ha lasciato tanta amarezza in tifosi ed addetti ai lavori. Il Bari visto in Sicilia sembrava una squadra di scapoli e ammogliati presi e lanciati in campo. Il poker subito ad opera degli indiavolati avversari poteva essere anche più massiccio se non ci fossero stati degli interventi di Micai, l’unico che si è salvato nella disfatta del “Provinciale”.

La bella prova offerta col Frosinone è stata spazzata via da una prova indecente che ha fatto infuriare, in primis, gli oltre duecento tifosi che hanno sfidato autostrade dissestate, traghetti e una barca di chilometri per essere al fianco dei loro beniamini. Il calcio (per fortuna) non è come la vita e ti da l’occasione pochi giorni dopo di riscattarsi: domenica i biancorossi riceveranno al “San Nicola” il lanciato Novara di Boscaglia ed è l’occasione giusta per fare pace con una tifoseria che si sente presa in giro dopo aver dato tanto, forse troppo, amore.

Il presidente Giancaspro, in settimana, ha voluto come da lui stesso detto mettere acqua sul fuoco e tranquillizzare un ambiente uscito molto preoccupato dalla gara di Trapani. L’imprenditore molfettese ha voluto, in qualche modo, abbassare la pressione sulla squadra affermando che la promozione in Serie A non dev’essere un obbligo ma un obiettivo e che si sono lanciate le basi per tentare di arrivarci anche nei prossimi anni. Parole giuste, giustissime ma che devono essere recepite nel giusto modo dalla squadra: va bene non caricare di troppe pressioni i giocatori ma è giusto che Bari abbia una squadra all’altezza che lotti in casa e fuori senza rimediare delle figure cosi barbine contro avversari modesti. A chi spetta il compito di trasferire la voglia di lottare dei tifosi ai giocatori? Sicuramente a Stefano Colantuono. L’allenatore romano è stato preso proprio per il suo carattere e la sua grinta che però, fino a questo momento, si è vista solo in casa e nella gara di Benevento.

Domenica, nel posticipo delle 20.30, il Bari se la vedrà col Novara, giustiziere dei galletti ai playoff della passata stagione con quel rocambolesco 3-4. Da allora, è cambiato parecchio sia in casa Bari (presidente, allenatore e parte della squadra) cosi come in casa Novara con Baroni che ha lasciato spazio a Boscaglia. Tra infortunati ed impegni delle nazionali, saranno diversi i calciatori assenti nelle fila pugliesi con una formazione tutta da inventare. Plausibile il ritorno della difesa a 4 con il consueto 4-3-3: Micai in porta, difesa con Sabelli, Tonucci, Capradossi e Morleo. A centrocampo dovrebbe rivedersi Romizi con Fedele e forse Brienza. In attacco spazio al tridente Galano, Floro Flores e Parigini. 

ANTONIO GENCHI 

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Antonio Genchi

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