San Severo-Manfredonia. Sarà un derby delicato. Chi risorge?

San Severo-Manfredonia. Sarà un derby delicato. Chi risorge?

Sarà un derby carico di aspettative quello che andrà in scena Mercoledì 1 Novembre tra Alto Tavoliere San Severo e Manfredonia. La sfida è surriscaldata dalla tante vicissitudini, sia calcistiche che extra-campo, che hanno dovuto affrontare due delle tre foggiane impegnate nel girone H del campionato di Serie D.

E’ innanzitutto una sfida delicatissima sul piano della classifica. Le squadre occupano, dopo 9 turni di campionato, le ultime due posizioni in classifica con il San Severo all’ultimo posto che lo condannerebbe, se il campionato finisse oggi, alla retrocessione nel campionato di Eccellenza.  Il Manfredonia, dal canto suo, vive una profonda situazione di crisi societaria, che non fa certo bene alla squadra, che finora ha totalizzato quattro punti in classifica.

COME ARRIVA IL SAN SEVERO

L’Alto Tavoliere arriva alla sfida con i Sipontini, dopo il primo punto della gestione Giacomarro. Subentrato al dimissionario Vadacca, il mister siciliano ha strappato un prezioso zero a zero sul campo della sua ex squadra Turris.  Con un vivace 3-5-2, il San Severo si è reso protagonista di una gara caparbia, con un unico imperativo categorico: fare punti. La squadra infatti, dopo aver provato più volte a raggiungere il vantaggio, ha tirato i remi in barca, badando a non subire reti ed a conquistare un punto utile più per il morale che per la classifica. La salvezza diretta dista ancora 5 punti, i play out 3.  La risalita resta difficile, complice un organico che non ha ancora dimostrato di essere all’altezza della categoria. L’arrivo di Giacomarro ed il primo risultato utile dopo tanto tempo possono rappresentare un buon viatico per il futuro: ne è convinta la società che – dalle pagine del suo sito ufficiale-  precisa che la cura del nuovo mister “sembra dare già i primi frutti. Mercoledì nel derby col Manfredonia importante sarà raccogliere l’intera posta in palio per vedere all’orizzonte la luce di una risalita che non appare impossibile”.

COME ARRIVA IL MANFREDONIA.

I giorni che precedono il derby con il San Severo hanno visto i Sipontini protagonisti più per le vicende extra-campo che per le prestazioni della squadra allenata da mr. Baratto. Meno di quarantotto ore fa il presidente Sdanga ha rassegnato le sue dimissioni. Per il patron era  “arrivato il momento di fare delle riflessioni  ben ponderate per il bene della squadra e della società“. Tutti in discussione, presidente compreso.  “Da solo era impossibile portare avanti questa passione che mi coinvolge sin da piccolo” ha tuonato il presidente sulle pagina Facebook della società”. Nel frattempo è stato sollevato dal suo incarico il ds. Francesco Vitaglione. Sdanga chiede chiarezza e voglia di rilanciare in futuro le ambizioni del Manfredonia.  L’appello è rivolto non soltanto agli altri componenti della compagine societaria, ma anche al mister Baratto. Per lui sarà decisivo proprio il derby di domani e la gara di domenica con il Gravina. Sul campo, infatti, la squadra ha lasciato con l’amaro in bocca i tifosi, dopo l’occasione ghiotta alla vigilia di conquistare i tre punti casalinghi con una concorrente per la salvezza come il Francavilla. Non è bastata una doppietta di Trotta per andare oltre il 2-2. Pesa, soprattutto per dare muscoli ed esperienza alla fase difensiva, l’assenza di De Giosa,  out per infortunio.  Il derby col San Severo sembra arrivare nel momento sbagliato. D’altro canto, un risultato utile nel derby potrebbe risollevare la squadra.

Non sarà una partita per cuori deboli quella che avrà inizio alle 14.30 al MadrePietra Stadium di Apricena. Un pareggio potrebbe non servire a nulla per entrambe le squadre, qualora le dirette concorrenti per la salvezza facciano risultando scappando, temporaneamente, dalle pugliesi. Si prospetta dunque una gara aperta, con la speranza che sia una sana giornata di sport e che non vinca la paura di perdere di entrambe le squadre. Arbitra l’incontro il signor De Girolamo, di Avellino, coadiuvato da Simone Petracca (Lecce) e Alessandro Ruocco (Ercolano).

L.Garofalo

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